di Lele Mastroleo
Biagio Magliani: Ulivo
…un tramonto bianco chiude a chiave
il calore sapido delle vecchie case,
e la terrarossa delle gravidi mani
si mescola all’odore delle volte a stella,
mentre un sonno antico di donne in nero,
che cucinano tarrassaco ed olive,
muove ritmando i passi alla Fortuna.
un angolo verderame di pomeriggi
lasciati a dormire alla mantagnata,
con le grida di monete lanciate al muro
e le dita incrociate a far passare sassi
mentre infilavi nell’ago foglie di tabacco,
e i tiraletti che insultavano i passanti,
al prossimo :”che vuoi mare o terra?”
ed una palma bizantina nelle ossa,
dalla quale si può intuire la bonaccia,
con dentro i chiodi storti delle luminarie.
un tramonto bianco che sa di mare greco
e profuma di bimbi che lo diranno lontano.
un posto dove il cielo diventa viola
per la fatica che fanno i ricordi…