È tra i vigneti del Basso Piemonte che si dipana un percorso fuori dal tempo dettato dai ritmi della natura e della vita contadina. Percorrere colline e crinali attraverso sentieri battuti da millenni, non troppo faticosi, immersi in territori dove la storia di torri e castelli si unisce a quella di tradizioni e credenze popolari, è sicuramente un modo originale per conoscere questa terra. E così può capitare di solcare quei sentieri conosciuti per secoli da soldati, mercanti e pellegrini e utilizzati per trasportare generi alimentari come vino, grano, olio, sale e spezie, ma anche preziose sete che dal mare giungevano sulle nostre colline.
Uno di questi itinerari riguarda la zona del Basso Monferrato e si snoda nei dintorni di Vignale Monferrato, delizioso borgo dalla vocazione vinicola celebre per la produzione di Grignolino e Barbera. In quest’area si potranno attraversare ambienti panoramici e suggestivi da cui osservare vigneti, campi coltivati, boschi e altri borghi caratterizzati da costruzioni in pietra da cantone che rappresenta una delle peculiarità del Monferrato casalese. Si tratta di una marna molto fine di colore giallo caldo originata circa 20 milioni di anni fa. Compatta e facilmente lavorabile è stata utilizzata parecchio in passato e oggi caratterizza ancora edifici realizzati in cantoni, ossia blocchi squadrati.
Pesche di Volpedo
Si dipana invece al confine tra Piemonte e Liguria l’itinerario della Val Curone, passaggio di una delle numerose Vie del Sale di questa regione. Dopo aver visitato Volpedo, borgo conosciuto per la produzione delle omonime pesche e per aver dato i natali al celebre pittore Pellizza da Volpedo che qui aveva lo studio, ci si potrà inoltrare lungo la vallata per osservare i vigneti di Timorasso, vitigno autoctono da cui si produce un vino bianco corposo e particolare. E tra boschi, colline, pianure, vigneti e frutteti si avrà la possibilità di visitare anche le pievi romaniche di Viguzzolo e Fabbrica Curone o castelli medievali e resti di fortificazioni.
Montebore – Foto tratta da golosaria.it
Restando in provincia di Alessandria, ci sono altri due itinerari che merita segnalare: quello dedicato alla Val Borbera e quello legato al monte Tobbio. La Val Borbera, caratterizzata da una natura selvaggia e incontaminata, è attraversata dall’omonimo torrente ed è rinomata per la sua forte cultura gastronomica. Selvaggina, funghi, castagne, fagiolane e formaggi, tra cui il Montebore, sono i suoi fiori all’occhiello, ma non mancano numerosi edifici storici e religiosi che richiamano la storia di questi luoghi. Da Stazzano si può raggiungere il santuario di Monte Spineto così chiamato per i cespugli spinosi che caratterizzano le sue pendici e proseguire tra ampi saliscendi sino ad un altro Santuario, quello della Madonna della Neve da cui si gode una bellissima vista sulla Valle.
L’itinerario legato al monte Tobbio si estende invece all’interno del Parco Naturale delle Capanne di Marcarolo, al confine tra il Piemonte e l’entroterra ligure. Dalla caratteristica forma piramidale, questo monte è un riferimento geografico importante per gli abitanti dei due versanti dell’Appennino e, dai suoi 1092 metri di quota, si gode un panorama a 360 gradi: dall’arco alpino al mar Ligure.