Resti del tempio di Saar, databile all'epoca Dilmun
Gli scavi archeologici in Bahrein stanno facendo luce su una civiltà molto antica, della quale ancora poco si sa: la cultura di Saar.Il sito scavato nel Bahrein si ritiene sia uno dei siti della misteriosa civiltà Dilmun. L'insediamento si divide in due: una zona residenziale e, a poca distanza, il cimitero dove gli abitanti seppellivano i loro morti. Dilmun era una delle più importanti civiltà della regione e sorse intorno al III millennio a.C. sulla via commerciale tra la Mesopotamia e la valle dell'Indo, in Asia meridionale. Gli archeologi pensano che Dilmun avesse legami commerciali con gli antichi siti di Elam, in Oman, Alba, in Siria, e Haittan in Turchia.
Le sepolture trovate a Saar
Per ben 4000 anni il sito scoperto è stato protetto dalla terra, ma non è il più significativo avamposto della civiltà Dilmun. Sulla punta nord dell'isola, alcune spedizioni archeologiche hanno riportato alla luce sette livelli successivi di insediamenti a Qal'at al-Bahrain, il forte di Bahrain. Sotto la vasta fortezza sono state ritrovate tre città Dilmun e una città greca risalente al 200 a.C.Il sito è impressionante: le pareti esterne racchiudono una superficie di diverse centinaia di metri quadrati. Al suo centro si trovano enormi pietre scolpite che segnano l'ingresso e le pareti di una camera contenente un altare. Accanto a quest'ultima è stata individuata un'altra struttura, identificata come una camera per i sacrifici, contenente ossa di animali anneriti e carbonizzati.
L'antico insediamento di Saar
Una rampa di gradini intagliati conduce ad una piscina profonda, con pareti in pietra, costruita sopra una delle numerose sorgenti sotterranee, in cui una delle tre principali divinità sumere, Enki, si diceva avesse vissuto.Anticamente Dilmun era un'oasi di fertilità nel bel mezzo di una regione piuttosto desolata e tutto questo grazie alle sue sorgenti d'acqua. Proprio questa posizione eccezionale avrebbe potuto suggerire, agli antichi scrittori, che il paradiso terrestre si trovava proprio a Dilmun.
Gli scavi hanno restituito anche corredi funebri. I morti erano sepolti con utensili per il cibo, bicchieri ed oro. Sono state trovate anche delle armi. I mercanti di Dilmun avevano il monopolio del commercio del rame, un bene prezioso che veniva spedito dalle miniere dell'Oman fin verso la Mespopotamia.
L'isola ospita ben 170.000 tumuli su una superficie di 30 chilometri quadrati. La maggior parte delle sepolture risale al II e III secolo a.C., altri sono più recenti. I tumuli più antichi e più grandi, tra cui le "Tombe Reali", hanno fino a 15 metri di altezza e 45 di diametro.