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[Track 121] Revolution – The Beatles

Creato il 20 ottobre 2011 da Mrmontag

In questi giorni, dopo i fatti di Roma, ho letto molti commenti che sostanzialmente sostenevano  che violenze e devastazioni fossero in qualche modo necessarie e comunque naturalmente parte delle rivolte contro il sistema e che quindi se si accettano le rivolte dei Paesi arabi non ci si può scandalizzare rispetto ai “neri incappucciati”. Il paragone mi è ovviamente sembrato parecchio forzato – per usare un eufemismo – ma mi ha fatto venire in mente una cosa cantata da Lennon.[Track 121] Revolution – The Beatles

1968. John Lennon si sente davvero stretto nei panni dei Beatles. C’è il Vietnam, ci sono i giovani in piazza ma i Beatles non si esprimono. Non hanno mai parlato di politica, i Beatles – pare su suggerimento di Brian Epstein – ma questo è il Sessantotto, come si fa a non parlare? Lo chiede la stampa e lo chiedono i ragazzi in piazza. Se lo chiede anche Lennon, che infatti vuole parlare, vuole rispondere a quella richiesta d’impegno. Nasce così Revolution, strepitoso lato B di Hey Jude, di cui con le sue chitarre distorte e sfrigolanti sembra rappresentare l’esatto opposto musicale.

You say you want a revolution
Well, you know
We all want to change the world
You tell me that it’s evolution
Well, you know
We all want to change the world
But when you talk about destruction
Don’t you know that you can count me out

Qualche mese dopo sul White Album pubblicherà una versione acustica alternativa di questo stesso pezzo e canterà Don’t you know that you can count me out aggiungendo in, mostrandosi quindi piuttosto indeciso sulla questione. Tre anni dopo ci penserà Imagine a far chiarezza. O quasi.


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