Quando ho sentito il loro ultimo album, Together, uscito nel 2010, ho pensato subito tre cose: 1) bello, 2) certo sembrano i Fleetwood Mac, con quella voce alla Stevie Nicks, quelle chitarrine e quelle melodie stile Rumors e 3) nome molto figo per una band, The New Pornographers.
Prima non li avevo mai sentiti e dopo, a parte quell’unico album, m’era capitato casualmente di sentire qualche altro pezzo qui e là, ma sempre abbastanza distrattamente, in mezzo ad altri ascolti.
Poi un’amica ha postato su Facebook Challengers - ok, non è un granché come cosa, erano meglio le cassettine di una volta, ma vuoi mettere l’immediatezza? click condividi e via - che piano piano si è fatta strada fra le altre cose che ascoltavo in questo periodo, si è insinuata fra le pieghe del mio iPod, ha pazientemente atteso che i miei attuali innamoramenti musicali si rivelassero per quel che erano, effimeri e fugaci, e poi si è guadagnata ciò che le spettava, il meritato loop. E più la ascolto più Kathryn Calder mi ricorda Stevie Nicks e più ascolto la voce di Kathryn Calder più mi innamoro di lei, che peraltro è bellissima. [update: in realtà non sono sicuro di chi sia la voce simile a Stevie Nicks, se della Calder o di Neko Case, comunque mi sto innamorando solo della Calder).
E quindi, come dice Paul McCartney alla fine di Get Back - interpretazione live sul tetto della Apple - Thanks, Mo'!.
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