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Tracks - attraverso il deserto: sulle tracce della solitudine

Creato il 06 ottobre 2014 da Hovogliadicinema
TRACKS - ATTRAVERSO IL DESERTO: SULLE TRACCE DELLA SOLITUDINE
Recensione scritta per Cinerunner
Australia 2013Sceneggiatura di Marion NelsonRegia di John CurranCon Mia Wasikowska, Adam Driver, Emma Booth, Jessica Tovey
Trama: Nel 1977 una ragazza di 25 anni, Robyn Davidson, decide di attraversare i 2700 km che separano Alice Springs dall'Ocenao Indiano, in compagnia di tre cammelli e del suo cane Diggity. Il fotografo Rick Smoan documenterà la sua folle impresa. 
Tracks racconta la storia vera di Robyn Davidson, una donna australiana che nel 1977, all'età di ventisette anni, attraversò il deserto australiano per 1700 kilometri, con la sola compagnia di quattro cammelli ed un cane. La folle avventura fu documentata dal National Geographic e in seguito la Davidson, a causa dell'interesse suscitato dalla sua storia, scrisse quello che divenne un best seller internazionale, Tracks, cui il film, diretto da John Curran, si ispira. La pellicola si concentra, in primo luogo, sull'ardente desiderio della protagonista di trovare la solitudine: in un mondo caotico e pieno di parole, Robyn vuole ritrovare il rapporto con se stessa e rifiuta tutti coloro che non sono autentici. Il suo viaggio diventa allora ancora più significativo in un'epoca in cui siamo perennemente connessi: nel 1977 Robyn poteva portare con sé al massimo la radio, oggi avrebbe dovuto lasciarsi dietro smartphone, tablet e laptop. Il film è, dunque, un invito al silenzio, alla ricerca di sé, a fare qualcosa senza documentarlo. Perché se è vero che con i documenti si fa la grande Storia (e Robyn l'ha fatta, prima donna ad aver mai attraversato il deserto australiano), la propria storia si fa attraverso il confronto e la ricerca di sé, attraverso il compimento di azioni che gli altri non devono necessariamente conoscere. Il film è intenso ed emozionante, sebbene in alcune parti vacilli a causa della ricerca forzata di una motivazione familiare e psicologica all'avventura della protagonista, che rischia in alcuni momenti di cadere nel banale. Stesso limite, tra l'altro, che aveva Into the wild di Sean Penn, film al quale Tracks si ispira in diversi momenti, sin dalle premesse. Mia Wasikowska offre una straordinaria prova d'attrice, immedesimandosi totalmente nel personaggio di Robyn: un'interpretazione ingiustamente ignorata alla scorsa Mostra del Cinema di Venezia, ove Tracks fu presentato, e dai recenti premi hollywoodiani. Bellissima ovviamente la fotografia, che coglie paesaggi mai mostrati al cinema e che si ispira alle fotografie che Rick Smolan fece alla Davidson durante il viaggio, mostrate nei titoli di coda. 
Voto: ♥ 
"Decidere di agire è stato il vero inizio del viaggio".

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