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Tradimento: è giusto confessarlo?

Da Laneve100

Ogni anno, puntuale ccuore.jpegome l'estate, si ripropone una questione tanto antica quanto difficile da dirimere: se durante le vacanze si cade in qualche tentazione e si tradisce il partner è giusto rendere una completa e pentita confessione o nascondere il malfatto e trattenere la mancanza nel chiuso del cuore?

Chi pone a se stesso o altri questa domanda, in genere, ha già una sua risposta e chiede un parere solo nella speranza di ottenere conferme, incoraggiamenti o assoluzioni. In realtà, il quesito sembra facile da risolvere perché, all'apparenza, ha due sole possibili risposte: dire o non dire. Ma,in realtà,cosi facile non è: le cose dell'amore sono sempre più complesse di quanto appaiono ogni infedeltà ha i suoi risvolti unici e insoliti, per questo diventa impossibile una risposta che possa valere per tutti. Prima di porsi il dubbio se confessare o meno il tradimento, è bene chiedersi a se stessi il motivo per il quale si vuole confessare: si vuole essere onesti con il compagno? Si ha bisogno di liberarsi dei sensi di colpa, o, viceversa, si ha il piacere di punire il proprio partner per una ipotetica disattenzione nei nostri confronti? Perché se sia giusto o no rivelare il tradimento dipende da motivi profondi per i quali è stato commesso. In realtà non si tratta tanto di una resa dei conti con il proprio partner ma di una resa dei conti con se stessi. È importante capire se nel gesto apparentemente non premeditato non ci sia, invece, un bisogno inconscio di creare una crisi e mettere tutto in discussione. Ci sono infedeltà che vengono commesse per la sventatezza, per leggerezza, per noia, per voglia di trasgressione. Ce ne sono altri invece che nascono con l’intento di rompere, di aggredire, di punire. Quindi prima di analizzare la risposta più giusta, esaminiamo meglio la domanda: perché una persona ha tradito?


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