Intervista ad Alberto Tiddia – Perito informatico
Un sito per poter pianificare al meglio il tragitto da percorrere e poter scegliere percorsi alternativi
di Alessandro Ligas
La settimana scorsa è stato lanciato sul web il sito traffiCA di Alberto Tiddia, perito informatico che si occupa di sviluppare applicativi per la intranet di Telecom Italia S.p.A., che, sfruttando i sensori sparsi nella città, aiuta gli automobilisti ad informarsi in tempo reale sulle condizioni del traffico cittadino.Attraverso questo sito Cagliari diventa sempre più “Smart” dimostrando come l’utilizzo delle nuove tecnologie aggiunge valore alle offerte della città del capoluogo. Carlino Casari, ricercatore del Crs4, referente del progetto Handy P@rking ci aveva detto che “la città di Cagliari per alcuni aspetti è già oggi una città smart” e che “l‘esistenza di infrastrutture di rete, abbastanza capillari, consentirebbe già oggi di portare servizi evoluti in tutta l’area urbana con investimenti tutto sommato limitati”. Oggi raccontiamo un esempio di come è possibile sfruttare una di queste infrastrutture attraverso un progetto che aiuta la città a proiettarsi nel futuro e che dimostra come le buone idee possano aiutare il cittadino e la comunità.
Abbiamo incontrato Alberto Tiddia che ci ha raccontato come partendo da un’esigenza personale è possibile sviluppare un portale per la gestione della mobilità che, in tempo reale, elabora i dati delle 50 postazioni di rilevamento della rete viaria cittadina, che monitorano costantemente il movimento dei veicoli che circolano su strada registrando il numero di auto che transitano e la velocità. Un portale che ha l’obiettivo di supportare “gli automobilisti per pianificare il tragitto più conveniente e per evitare le vie più intasate” e che risponde in modo sinergico alle esigenze del singolo e della comunità.
Chi è traffiCA cosa fa e con che obiettivi nasce?
TraffiCA fornisce in real-time le condizioni del traffico della città di Cagliari. Nasce come supporto agli automobilisti per pianificare il tragitto più conveniente e per evitare le vie più intasate.
Come è nata l’idea del portale?
Avevo parlato con mia moglie dei dati dei sensori di traffico pubblicati dal Comune di Cagliari e lei, che l’indomani mattina aveva un appuntamento alle 8:00 in una zona della città congestionata dal traffico per dei lavori, mi ha chiesto quale sarebbe stata l’ora migliore per uscire di casa, essendo noi dei pendolari che abitano fuori Cagliari. Così ho pensato di scrivere un paio di pagine per sfruttare i dati dei sensori, lo storico e crearmi una curva dei volumi di traffico e delle velocità medie. Ha funzionato e mia moglie è arrivata in orario!
Come funziona
Il sito sfrutta gli open data messi online a fine febbraio dal Comune di Cagliari. Si tratta di 50 postazioni con sensori intrusivi a spire induttive (inglobati nell’asfalto) che forniscono minuto per minuto i volumi di traffico e la velocità media dei mezzi in transito, in formato XML.TraffiCA.it cattura questi dati e li rende fruibili in forma semplice.
Quali servizi prevede?
A chi si rivolge?
Il sito si rivolge a tutti gli automobilisti e motociclisti che si muovono per Cagliari e che vogliono conoscere in anticipo la situazione delle strade che andranno a percorrere per poter pianificare al meglio il tragitto e poter scegliere percorsi alternativi.
Esiste un modello di business per il tuo progetto?
Al momento no.
Che difficoltà avete incontrato nel realizzare il vostro progetto? Come le avete risolte?
Abbiamo riscontrato problemi di approvvigionamento dei dati con interruzioni degli open data. In collaborazione con i Sistemi Informatici del Comune di Cagliari stiamo studiando soluzioni per risolverli.
Come è nata la vostra squadra e come è composta?
Più che una squadra si tratta del lavoro di un singolo. Devo dire che ho avuto subito supporto dalla rete. Su Twitter @Insopportabile ha sposato subito il progetto e mi ha dato una mano a pubblicizzarlo.
Che ruolo ha la rete nel progetto?
Importantissimo. Gli open data rilevano solo il dato in una determinata posizione. L’intenzione è quella di sfruttare la rete per ricevere messaggi (strade interrotte per incidenti, lavori, etc) dai singoli cittadini sfruttando Twitter e Facebook per creare segnalazioni geo-referenziate.
Partendo dagli Open Data, che mette a disposizione in Comune di Cagliari, è possibile fare impresa?
Certamente si, se però i dati sono sempre affidabili e accessibili.
Di quali autorizzazioni hai avuto bisogno per poter usare i dati del Comune?
Nessuna in particolare. L’amministrazione comunale di Cagliari ha pubblicato i dati con licenza IODLv2.0[i].
Quali risultati avete ottenuto e quali sono i vostri prossimi passi?
Dopo i primi test tra amici il sito ha avuto un boom di visitatori grazie a diversi articoli usciti sulla stampa locale (cartacea e web) ed il volumi di visitatori univoci e pagine viste è stato veramente elevato. Ho avuto contatti con la comunità OpenStreetMapIt e pensiamo di “abbandonare” Google Map. Per il futuro conto anche di aggiungere le segnalazioni degli utenti ed un’altra implementazione che non vorrei svelare ;)
Il progetto traffiCA come Handyparking tracciano la rotta per far diventare Cagliari una smart city, attraverso quale percorso può far diventare veramente smart Cagliari?
Sicuramente anche attraverso la pubblicazione di altri open data e con la sinergia tra pubblico e privato. Penso che Cagliari abbia tante “menti eccellenti”, le istituzioni dovrebbero trovare il modo di coinvolgerle sfruttando i nuovi canali e cambiando “marcia”.
Come, attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie si può migliorare il rapporto tra le esigenze dei cittadini e la PA?
Ormai chiunque ha uno smartphone connesso alla rete. Le PA dovrebbero sfruttare questa opportunità: il poter raggiungere chiunque, in qualsiasi momento, ovunque si trovi. Gli scenari sono infiniti: dalla mobilità alla sanità, alla cultura.
Cagliari diventerà mai una smart city?
In futuro probabilmente si, ma la strada è ancora lunga ed abbiamo compiuto solo i primi passi.
Cosa vuol dire per voi innovare?
Innovare è guardarsi intorno e reinventare il quotidiano usando nuovi strumenti.
In un “tweet” cosa consigliate a chi vuole utilizzare gli Open Data?
Inventiva, pazienza e mente sempre aperta.
Ti ringrazio
[i]L’ “Italian Open Data License” (IODL) è un contratto di licenza che ha lo scopo di consentire agli utenti di condividere, modificare, usare e riusare liberamente la banca di dati, i dati e le informazioni con essa rilasciati, garantendo al contempo la stessa libertà per altri. La presente licenza mira a facilitare il riutilizzo delle informazioni pubbliche nel contesto dello sviluppo della società dell’informazione.