di Nicola Baratta
(Ecodifoggia.it) - Pescara: Il calcio si ferma e questa volta sul serio, c'è voluta la morte sul campo di un ragazzo di soli 26 anni, per capire che c'era qualcosa che non andava. La gara valida per l'odierna giornata di serie b, Pescara-Livorno, è stata interrotta dopo breve tempo (con i toscani in vantaggio sullo 0-2 per la cronaca), allor che Piermario Morosini, centrocampista amaranto, al 31 del primo tempo, prima barcolla e poi si accascia esanime al suolo. L'arbitro interrompe subito la gara, arrivano i soccorsi, ma un auto dei vigili urbani ostruisce l'uscita dell'ambulanza, ritardando di fatto l'intervento che poteva salvare la vita al ragazzo, a cui viene prestato ogni soccorso anche con il defibrillatore. Increduli i giocatori ma anche gli spettatori, negli spogliatoi, si teme il peggio. In ospedale a Pescara, purtroppo dopo poco tempo, Piermario non ce la fa e lascia tutti esterrefatti dal dolore. I suoi compagni giunti immediatamente, scoppiano in lacrime. Il destino sembra accanirsi su questo ragazzo, già rimasto orfano, nonostante ciò, con il calcio supera ogni difficoltà ed emerge ad alti livelli: un europeo under 21, poi Reggina, Padova, Vicenza, Udinese ed infine il passaggio al Livorno. Alla notizia del suo decesso la Figc decreta lo stop di tutti i campionati dalla a ai dilettanti e negli altri sport, un minuto di silenzio. Anche in Spagna arriva l'eco di questa morte incredibile, il Real Madrid, osserva un minuto di silenzio per Piermario Morosini. Ribadiamo da queste righe che non si può morire in questo modo, assurdo rimanere esanimi in campo, i controlli dove sono? I medici che fanno? Il cuore quando da problemi non colpisce improvvisamente, ma lancia segnali nel tempo, che devono essere colti da chi è preposto e speriamo quindi, che il suo sacrificio, non sia stato vano.






