Un telo blu, un nastro bianco e rosso, dei poliziotti che telefonano, dei sanitari che guardano impotenti quei corpi sottratti alla vista dei curiosi. Ed è l’epilogo di una guerra, di una bomba o più semplicemente di un auto lanciata a folla velocità che si è sottratta a un posto di controllo della Polizia Capitolina perché è a Roma l’ennesima tragedia della follia dove al solo pronunciare chi è stato a perpetrare un simile disastro si rischia di passare per razzisti.
Perché è colpa dei passanti che passavano, della polizia che controlla, delle macchine che corrono troppo veloci, degli italiani che vogliono solo stare sereni nei loro quartieri senza dover pensare a certi orgogliosi delinquenti.
Perché si, essere delinquenti, fuggire dalla polizia, uccidere per evitare un controllo è tanto normale quanto è normale rimanere impuniti anche per fatti così drammaticamente gravi.
Ma non proviamo a chiedere, per carità, più rigore, più controllo, più carcere, più forze dell’ordine, meno leggi ma più efficaci…. non sia mai che questo paese diventi un modello di teutonica legalità.
E allora continuiamo a piangere i morti, continuiamo a far associare a certe razze un sinonimo delinquenziale, favoriamo i razzismi, le xenofobie, i fascismi o forse più semplicemente la disperazione di quei cittadini che vogliono solo poter vivere in pace e che del razzismo conoscono il mero significato letterale.
Scoprire chi erano quei balordi su quella Lancia Lybra lanciata a tutta velocità non mi meraviglia e non mi rende certo più o meno razzista, anzi, mi conferma solo quanto sia difficile poter far rispettare le leggi in un paese che forse quelle leggi non le vuole rispettare.
E non si dica che è colpa dei giudici o della politica perché sono l’espressione di ciò che siamo noi italiani, gente che vuole la gogna per i delinquenti solo quando siamo individualmente colpiti.
Piangeremo i morti, cavalcheremo le polemiche, magari cercheremo il sempre discusso e mai veramente attuato “Omicidio Stradale” che se non sarà partorito con i dovuti crismi non sarà altro che l’ennesima legge pronta a ingrassare il già opulento sistema giuridico italiano.
Per non parlare dei “Quarti Grado” o “Porta a Porta” pronti a ricostruire, commentare, esaltare o distruggere quella opinione o quell’altra polemica senza mai portare vero beneficio a un paese che ogni giorno finisce sotto quei teli e che forse aspetta un messia, che spesso individua in una sorta di dittatore, che tra il sacro e il profano ordini “Alzati e Cammina”….ma l’Italia non è Lazzaro, anzi, forse siamo tutti degli inguaribili lazzaroni incapaci nel prenderci la responsabilità del rispetto delle regole.
Un pensiero alle vittime di una assurda tragedia.
In Giacca Blu – Michele Rinelli
Via: https://paroleingiaccablu.wordpress.com/2015/05/28/tragedia-rom-tragedia-razzista/