Magazine

Tram tram

Creato il 06 settembre 2011 da Pythia
Continuano le avventure di Pizia Jones e gli autobus maledetti.
Memore delle ramanzine degli autisti, ogni giorno due volte al giorno mi impegno nell'esercizio ginnico dell'alzata di braccio.
1, 2, su! Sventola il biglietto, sguardo diritto verso l'autista, con convinzione. Eee...giù!
Stamattina lo vedo arrivare da lontano. Solo lui, bello come il sole, davanti nessuna macchina a ostruire la visuale. Aspetto che si appropinqui il giusto per fare il segnale, non troppo lontano né troppo vicino. Sono tranquilla perché, nonostante sia una fermata anomala (è l'ultima prima del capolinea, poi il bus riparte e torna indietro verso la città. Salgo lì per accaparrarmi il mio posto preferito) sono in bella vista, giusta giusta sopra il segno giallo che indica dove stazionare.
1, 2, su! Sventola il biglietto, bene, mi ha vista, c'è nessuno...mi ha vista no? Rallenta...rallenta! Si ferma con stridore di freni. Salgo. Chiedo, non mi ha vista?
Sì che l'ho vista ma ha fatto segno un po' tardi!
Come?, chiedo io, Ho fatto segno che era a 50 metri!
No sa.
(Vuoi morire bastardo di un autista? È mattina presto, ho sonno, mi sono svegliata da relativamente poco, la caffeina non è ancora in circolo, non ho nessuna voglia di prendere l'autobus per andare in quella gabbia di cretini che qualcuno chiama ufficio, e MORDO!)
-sorrido e cerco di sdrammatizzare- Si vede abbiamo sonno tutti e due!
Eh no, io non ho sonno! (offeso)
(Santa Pazienza hora pro nobis)

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog