A te, che darti un bacio è come placcare un orso.
A te, che dopo la febbre cresci in fretta e a volte vorrei metterti un mattone in testa.
A te, che sei tanto stanco dopo aver cantato la Carmen a teatro ma sei anche tanto orgoglioso.
A te, che fai ancora delle costruzioni bellissimissime con i Lego.
A te, che quando ti sgrido da un po' di tempo mi rispondi pure.
A te, che sei alto e snello ma ti stanno venendo due spalle così.
A te, che da un po' hai i musi dell'adolescenza ma la gioia dell'infanzia.
A te. Tanti auguri.
Anche in ritardo di un mese, si, tanti auguri, che mi avevi proprio fatto arrabbiare.