Sorprendente novità di quest’anno è stato l’affollatissimo laboratorio di scrittura con delitto, realizzato in collaborazione con laScuola Omero che proprio ieri sera ha visto decretare i due vincitori del miglior racconto noir ambientato proprio all’interno del festival in Trastevere, le cui opere verranno successivamente pubblicate in un e-book. Il taccuino nero di Mario Abbiato e Corso di scrittura con delitto di Serena Moro si sono giudicati rispettivamente il secondo e il primo premio, con le seguenti motivazioni scritte dallo stessoDonato Carrisi, presidente della giuria esaminatrice:
Secondo classificato: Ottimo esercizio di suspence. La storia monta insieme al mistero. Bella la spersonalizzazione dell’io narrante: lo fa sembrare la perfetta vittima predestinata. Buono lo spostamento fra le location, indica un occhio di regia che pochi posseggono quando scrivono.
Primo classificato: Bello perché SEMPLICE. Diretto, non didascalico. L’autore non forza il significato delle parole cercando di stupire col linguaggio: si affida alla storia. Non cerca l’applauso del lettore, vuole solo che si diverta. Scrivere per gli altri è una dote rara. Buona la struttura, con la scelta di periodi brevi, a volte isolati nella pagina. Perciò, bello il disegno delle frasi: il racconto scorre, ha un ritmo.
Soddisfatti dell’esito di questo primo esperimento trasteverino Paolo Restuccia ed Enrico Valenzi, docenti della scuola e coordinatori del seminario a cui hanno partecipato ben 80 aspiranti scrittori di ogni generazione, sesso e provenienza professionale.
L’appuntamento con loro e con il Trastevere Noir Festival è dunque per il prossimo anno, con un cartellone, come già dimostrato nel corso di queste edizioni, sempre più ricco di autori, storie e spunti creativi interdisciplinari.