Sicilia, è bella, tutta l’Isola in primavera ha qualcosa di speciale, sapori, odori, colori, tutti da vivere.
Incantevole è una delle città più a sud di Italia, Trapani abbarbicata tra mare e foresta è una delle città più belle di Sicilia, il mare qui è quasi una divinità, dal mare il cibo, dal mare il lavoro, rinomati sono da sempre i pescatori di Trapani, così come lo sono sub e corallari. Tutt’oggi a Trapani si campa di corallo, pescato a largo delle isole Egadi, a Trapani le cui botteghe-laboratorio, una sorta di contemporanee stanze delle meraviglie, si scoprono inoltrandosi tra vie, viuzze, cupole, sagrati e terrazze d’impronta araba del centro storico racchiuso tra l’azzurro di due mari, il Tirreno e il Mediterraneo.
Una delle botteghe di coralo più antiche è quella dell’ultimo mastru curaddaru, Platimiro Fiorenza, poi c’è il negozio di Alfonso Graffeo e non solo. Tutti magnifici i lavori dei corallari di Trapani così come è bello l’oro lavorato in quell’angolo di Sicilia.
Ma Trapani è centro storico, Trapani è enogastronomia eccellente e sopratutto è una immancabile visita al Santuario della SS. Annunziata, dove sempre vivo è il culto della Madonna di Trapani. Nell’antico santuario si può ammirare una bella statua della madonna marmorea di una statua di Nino Pisano, figlio di Andrea. Attorno alla madonna bello è ammirare rosari e statuine di corallo. Tutti gli ex voto si possono ammirare nel vicino convento di dei padri Carmelitani, sede del Museo regionale Pepoli, qui poi in tarda primavera, a maggio si allestirà la mostra «I grandi Capolavori del Corallo – I coralli di Trapani del XVII e XVIII secolo».
Una bella meta di Pasqua Trapani dove per la Settimana Santa ha un sapore particolare, infatti è bello osservare la Processione dei Misteri, che nel Venerdì Santo vede sfilare dalla chiesa barocca del Purgatorio 18 gruppi scultorei del Sei e Settecento rivestiti con panneggi e monili antichi in oro, corallo e smalti preziosi, senza dimenticare la corona posta sul capo di Gesù: un intreccio di fili d’argento tempestati di spine in corallo.