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Trasferire la pensione in Spagna / Canarie

Da Vim News @viviilmondo
Trasferire la pensione in Spagna / Canarie

La Spagna (Canarie incluse) è sicuramente una meta da prendere in seria considerazione se siete pensionati. Infatti i vantaggi che offre ai pensionati italiani, si traducono non solo in un aumento del potere d’acquisto, ma soprattutto in un nuovo stile di vita più vicino alle proprie esigenze: infrastrutture nuove, ospedali che funzionano, servizi efficienti e persone sorridenti. 

Ma entriamo nello specifico che è il fulcro dell’articolo di oggi: le tasse in Spagna. Questo paese applica un’imposizione fiscale più bassa rispetto a quella italiana. Di conseguenza trasferendo la pensione, quest’ultima sarà assoggettata all’ imposizione tributaria spagnola che è inferiore rispetto a quella vigente in Italia. Ciò comporterà un aumento reale dell’ammontare della pensione, al netto delle tasse. La cosa importante, comunque, resta il far esaminare ad un consulente esperto in materia previdenziale, la vostra situazione pensionistica. Nello specifico, è necessario accertare quale quota della vostra pensione è contributiva e quale non. Infatti sono trasferibili in Spagna solo le pensioni di natura contributiva, cioè quelle che vengono percepite sulla base dei contributi versati all’INPS durante la vostra vita lavorativa. Le pensioni non contributive, di natura assistenziale, non sono esportabili.Nel caso in cui scegliate di trasferirvi in Spagna l’erogazione della pensione non contributiva verrà sospesa (è vostro onere comunicare all’ente erogatore della pensione il trasferimento alle Canarie). Tra le pensioni non contributive rientrano l’assegno sociale (a.s.), l’invaliditá civile (INVCIV) e la pensione sociale.Un altro aspetto da considerare riguarda le imposte che gravano sui beni di vostra proprietà posseduti in Italia. Nel caso di trasferimento di residenza le imposte sui vostri beni verranno calcolate come da non residenti. Inoltre in Italia avrete diritto gratuitamente solo all’assistenza medica di prima necessità. Ma di questo parleremo meglio successivamente in questo articolo.


La pratica per il trasferimento è complicata? (Faremo un articolo passo a passo su questo)Semplicemente, dopo avere preso la residenza in quest’isola, seguendo la relativa procedura, è sufficente presentare la dichiarazione dei redditti come residente nel mese di Giugno, compilare un modulo dell’I.N.P.S. che richiede da parte degli Uffici Fiscali Spagnoli l’attestato dell’avvenuta presentazione e inviare detto modulo alla filiale dell’I.N.P.S. in Italia. E’ consigliabile di avvalersi dell’ausilio di esperti in materia pensionistica (consulenti, patronati etc etc..)L’unico inconveniente è che il procedimento comporta il pagamento per due anni delle imposte sulla pensione in entrambi i Paesi, in Italia perchè viene trattenuta alla fonte e in Spagna perchè occorre dimostrare di essere un contribuente in questo Paese. Alla fine si può richiedere all’Italia il rimborso di quanto pagato doppiamente.

Ma ora vogliamo approfondire la questione: “Conviene sempre trasferirsi all’estero?”Ogni paese all’estero ha il proprio regime fiscale e nella quasi totalità dei casi è più basso dell’imposizione fiscale italiana. Trasferendo la nostra residenza, decidiamo di assogettarci a questo o a quel regime, e nel caso della Spagna e ancor più delle Canarie, i benefici sarebbero elevati.

Ma non dimentichiamo una cosa: pagare le tasse in Spagna/Canarie porta alla modificazione della propria posizione in Italia e non sempre si sa a cosa si va incontro, le brutte sorprese sono alla porta! Secondo gli accordi bilaterali tra i paesi per evitare la doppia imposizione, le pensioni devono essere obbligatoriamente pagate nel paese dove il pensionato risiede, ma la pensione, spesso e volentieri, non è l’unico reddito di cui si dispone: i redditi in discussione nel caso di un trasferimento all’estero sono divisi in gruppi (immobiliari, pensioni, da lavoro dipendente, interessi etc etc..) e tutti vanno considerati. Per esempio la prima casa posseduta in Italia passa ad essere una seconda casa con l’aumento dell’IMU e l’applicazione dell’IRPEF.Inoltre i redditi prodotti in Italia, come ad esempio i redditi immobiliari, saranno assogettati a una posizione fiscale da non residente che è più elevata.Un altro aspetto importante è quello sanitario: trasferendo la residenza in Spagna, si acquisirà l’assistenza sanitaria spagnola. Poco male se si decide di restare sul suolo iberico per 10 o 11 mesi all’anno, ma se la volontà è quella di restarci per sei mesi all’anno, in Italia si godrà solo di un’assistenza primaria.Quindi rischiamo di “mangiarci” il risparmio sulla pensione, con le perdite sul resto.. questo non è un allarme che deve portarvi a desistere dal vostro piano, semplicemente considerare al meglio ogni aspetto.Un link utile:

Bella la vita alle Canarie (imposizione fiscale "tipo" delle Canarie)
Vivere in Spagna (vivere e trasferirsi in Spagna)

Maggiori info: [email protected], compilate il form di contatto o lasciate un messaggio in chat.



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