Dopo i consigli su come trasferirsi a San Francisco, potevano mancare quelli su come trasferirsi a Londra?
Beh, sì, potevano.
Ma questo abbiamo e ce lo teniamo.
Dicevamo.
Londra è una non-città fatta da non-abitanti.
E ti viene il dubbio quando noti che il 90% delle conversazioni comincia con le seguenti domande:
“Da dove vieni”
“Di dove sei”
“Quando sei arrivato”
“Quando te ne andrai”
Che tu ormai ti sei messo l’anima in pace e per il primo minuto di conversazione vai avanti col pilota automatico come in aereo.
Vivere a Londra da tanti mesi fa rapidamente guadagnare punti carisma all’interno del gruppo di amici, e allora ti viene fuori questo atteggiamento da uomo che sa: non ti preoccupare, dici.
Londra è così. Londra è fatta così.
Annuisci.
Agli altri stai pure un po’ sulle palle.
Ma di buono c’è che vedono in te pura saggezza popolare tramandata da anni tra generazione di precari che hanno solcato le terre londinesi e che sono stati costretti a ritornare in partria.
Di alcuni non si sa nemmeno più dove siano finiti.
Ma qui stiamo perdendo il filo del discorso.
Torniamo sul vostro (potenziale) trasferimento a Londra.
Preparatevi.
Londra contiene al suo interno così tanti mondi culturali che ogni singolo viaggio fa storia a sé. Ci sono però due facce della stessa medaglia che non cambiano qualunque sia la zona e il momento in cui vi trasferirete a Londra.
Cinismo e libertà.
E lo so.
Ma è così.
Londra è così.
Annuisco.
Un grande sforzo per noi italiani abituati all’affetto degli amici e al giudizio sociale che traccia continuamente le nostre scelte.
I non-abitanti non sono legati alla loro non-città, ma la spremono invece come un limone per ottenere il massimo: soldi, carriera, divertimenti, c’è solo l’imbarazzo della scelta.
E ogni tanto capita di sentirsi una delle tante pedine di questo gioco.
Ma dall’altro lato la libertà e il coraggio che Londra infonde vi spingeranno a fare altrettanto, e allora è una scommessa a chi rilancia di più: io, io, io, e il mondo che ruota attorno a me.
La prossima volta che vi chiederanno quanto tempo rimarrete a Londra, toglietevi la soddisfazione di rispondere: “Quello necessario per capire chi sono”.
Tanto la domanda successiva, nove volte su dieci, sarà: “Figo. E da dove vieni?”