Trasformiamo i datteri in tartufi!!!

Da Paneemarmellata
~ La cura - Franco Battiato ~ I tartufi sono una di quelle cose che ti possono salvare quando hai ospiti e magari non hai molto tempo per fare un dolce da offrire. Sono facilissimi da preparare anche per chi è alle prime armi e non richiedono chissà quale abilità o impegno (durante i tempi di raffreddamento ci si può dedicare ad altro). Però il risultato è assicurato! Io oggi vi propongo una ricetta che non ha niente a che vedere con quella classsica che prevede panna e cioccolato, ma è un'altra ricetta vegan che oltretutto potrebbe aiutarvi a smaltire un po' di frutta essiccata che magari avete ancora lì dalle feste natalizie (io ho usato i datteri, ma credo vengano bene anche con i fichi secchi, ad esempio). Sono così morbidi, profumati e golosi! Da mangiare con moderazione, però, da chi deve stare attento agli zuccheri!
Tartufi vegan al cioccolato e arancia Ingredienti:
  • 175 g di datteri freschi denocciolati (se usate quelli secchi e dovessero essere troppo secchi, metteteli una mezz'oretta a bagno in acqua o liquore a piacere)
  • 200 g di cioccolato fondente  (al 70% minimo di cacao)
  • 1 cucchiaio di malto o sciroppo concentrato di mele o succo d’agave (o, per i non vegani, miele)
  • 11-12 cucchiai di acqua (o succo d’arancia o 9 cucchiai d'acqua + un paio di cucchiai di liquore)
  • Scorza grattugiata di un’arancia
  • Cacao q.b.
Tritare grossolanamente il cioccolato in pezzi e far sciogliere a bagnomaria. Far raffreddare. Metterlo poi nella ciotola del mixer con il malto, i datteri tritati, la scorza d'arancia e l'acqua (vi consiglio di aggiungerne una parte, poi iniziare a frullare e, se necessario, aggiungerne altra). Frullare bene il tutto finchè si otterrà un composto omogeneo e morbido ma non troppo appiccicoso. Porre in frigo a rassodare una mezz'oretta e poi procedere con la formazione delle palline che andranno poi rotolate nel cacao (in alternativa, potere rotolarle anche nella frutta secca tritata, nel cocco rapè o nelle codette). Tenere in frigo almeno un'oretta prima di servire.
Lo sapevate che il dattero... ... è il frutto della palma da datteri tipica dell'Africa mediterranea, Israele e di paesi dell'Asia occidentale e originaria della zona mediorientale del delta dei fiumi Eufrate e Tigri? La palma da dattero comincia a fruttificare a partire dal terzo anno d'età e può vivere oltre i trecento anni, arrivando a produrre, nelle annate migliori, fino a cinquanta chili di datteri. La raccolta dei datteri avviene nel periodo compreso tra agosto e settembre e il frutto si consuma sia fresco che essiccato. Dal dattero si ricava un particolare tipo di miele ed alcolici derivati dalla sua fermentazione, come ad esempio l'arrak. Le calorie fornite da 100 grammi di datteri secchi sono 282, mentre per i datteri freschi 142 calorie per 100 grammi. I datteri secchi sono molto più calorici rispetto ai freschi poichè vengono ricoperti con zucchero. I datteri secchi sono composti per il 20% da acqua, per il 63% da zuccheri, l'8% da fibre alimentari, proteine, ceneri ed una piccolissima percentuale di grassi. Sono ricchi di potassio (ne contengono persino più delle banane) e vitamine come la vitamina A, le vitamine B1, B2, B3, B5, B6 e le vitamine K e J. I datteri freschi, inoltre, sono energizzanti e utili per reintegrare i sali minerali. Secondo la tradizione, la bevanda ottenuta facendo bollire un etto di datteri in mezzo litro d'acqua per alcuni minuti e dolcificando poi con miele ha ottime proprietà antinfiammatorie soprattutto a livello delle vie respiratorie. Oppure mangiare qualche dattero al giorno in caso di raffreddamento, aiuta a rinforzare il sistema immunitario e a guarire più in fretta. fonte: il Web

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