Trasfusioni

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Sogno una letteratura esangue, bilanciata, perfetta, classica.
Una letteratura che sia armoniosa, stimolo, che abbia bisogno della mia vita, di trasfusioni del mio sangue, ma che col mio sangue sia vita vera, forma che si anima.
Sogno il Settecento e il libertinaggio freddo, l'impersonale possesso e oblio dei corpi, delle anime, del respiro e della vita.
Poi sogno una letteratura che scorra, un grumo asimmetrico di anime inquiete, un improvviso scoppio di risa, di tenerezza, un gesto d'affetto che nasce dalla solitudine essenziale della lettura. La letteratura che salva perché è viva.
Sogno che passi questo sangue dal corpo all'intelligenza, a quella che c'è, sogno il Novecento, la vita che scorre in una periferia di cuori pulsanti.
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Sogno di schiantarmici addosso. di scongiurare l'inerzia del sangue ora nel mondo delle idee di morbida spugna, ora sbattuto tra le rocce da gelide cascate.