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Traslocando

Da Tiziana50mq
Sono esausta, e non sono neanche a metà dell'opera. Casa nuova è completamente ricoperta di scatoloni da svuotare e sistemare. Praticamente i mobili e buona parte delle nostre cose hanno traslocato l'altro ieri, noi invece facciamo i nomadi tra casa di mia mamma e casa di sua mamma, in attesa del rimontaggio della cucina e dell'attacco del gas.
E' stato un finesettimana assurdo, mi ci vorrebbe una bella settimana di nullafacenza per recuperare le forze ma purtroppo non è prevista fino al prossimo anno. Cominciamo quindi a raccontare con ordine la stancante avventura dei giorni scorsi, per evitare che la mia proverbiale memoria cominci a perdere colpi a causa della stanchezza.
Fino a giovedì mattina il nostro piano era stato quello di organizzare le scatole in modo tale da avere tutte le cose ordinate al momento della riapertura, così da rendere più veloce l'operazione di riempimento mobili a casa nuova, poi invece la situazione ci è un tantino sfuggita di mano.
Praticamente giovedì pomeriggio i traslocatori ci comunicano che, invece di fare tutto il da farsi durante la giornata di sabato, sarebbero venuti a casa il venerdì mattina, per cominciare a smontare e imballare tutti i mobili.
Panico.
Mi guardo intorno e mi rendo conto di quanto ancora ci fosse da fare.
Il piano di selezionare accuratamente cosa portare a casa nuova e cosa eliminare causa inutilizzo, va a farsi benedire.
Il piano di andare al matrimonio di un caro amico che si sarebbe sposato proprio il venerdì (fregandosene del famoso detto "di venere e di marte non si sposa e non si parte") pure va a farsi benedire.
Insomma, cerchiamo di continuare ad impacchettare il più possibile e ci arrendiamo agli eventi lasciandoli decidere per noi.
Fine del giovedì.
Inizio del venerdì.
Grazie a mamma che era disponibile a passare la mattinata assieme ai traslocatori, decidiamo almeno di andare a vedere gli sposi promettersi di amarsi e onorarsi finché morte non li separi, poi risaliamo in sella al potente mezzo a due ruote del consorte e corriamo di nuovo a casa a controllare l'impacchettatore folle.
L'impacchettatore folle, che per comodità chiameremo F, è un simpatico signore forzuto che impacchetta tutto ciò che incontra, infatti temevo di trovare mia madre incelofanata e inscatolata.
Quando siamo rientrati in casa sono andata a fare pipì e la carta igienica non c'era più, l'aveva impacchettata. Poi mi sono lavata le mani e l'asciugamano non c'era più, l'aveva impacchettato. Poi mi sono fatta un giro in cucina, ho guardato una mensola vuota e ho chiesto a F che fine avesse fatto la pianta carnivora che c'era sopra, lui mi risponde che credeva fosse finta così l'ha impacchettata.
Ho trovato un angolino e mi sono seduta, lasciando che gli eventi decidessero per me.
Quando finalmente la casa è tutta imballata e impacchettata andiamo a rifugiarci da mia madre in attesa della sveglia del giorno successivo.
Fine del venerdì.
Inizio del sabato.
Giuro che quello che scriverò tra un paio di righe è vero. Ho le foto.
La sveglia suona alle 7:00, saltiamo giù dal divano letto di mamma e ci prepariamo per andare ad accogliere i traslocatori, io più lentamente perchè sono femmina, il consorte più velocemente.
Lui alle 7:45 esce di casa, io lo avrei raggiunto alle 8:15.
Alle 8:00 mi chiama al cellulare e dice:
"E' successa una cosa assurda! Il camion del trasloco aveva appena parcheggiato e dalla corsia opposta due pazzi furiosi hanno perso il controllo della macchina e si sono schiantati sul camion! Stanno arrivando le ambulanze per i due pazzi.."
Lo so, sembra incredibile, eppure è accaduto.
Menomale che l'autista del camion era sceso e si era già allontanato di qualche metro, altrimenti ci sarebbe rimasto secco.. che gente che c'è in giro..
Comunque, superata questa breve tragica parentesi il trasloco ha inizio e i mobili vengono caricati in un camion sostitutivo, visto che l'altro era completamente sfondato.
Dalle 9:00 alle 15:00 cose che avevo sempre conosciuto col nome di armadio o per esempio libreria, cambiano identità e diventano terminale, parete, bussolotto e altri nomi buffi che al momento non ricordo. Vedere gli operai portare a spalla i mobili fino al settimo piano mi ha fatto pronunciare almeno un milione di volte frasi tipo mi dispiace / non sapevo non si potesse mettere l'elevatore / riposatevi 5 minuti / volete un bicchiere d'acqua?
Quando hanno portato su la lavatrice credevo che morissero, poi invece dopo pochi minuti stavano tutti tranquilli a fumare una sigaretta.
Questo è stato il mio sabato, a cui sono seguiti giorni di risistemaggio cose. Oggi è lunedì e ci vorranno ancora molti giorni per tornare alla normalità. Spero di riuscire a sistemare tutto in una settimana, forse dovrò acquistare dell'anfetamina, forse deciderò di vivere tra i cartoni, ancora non lo so, per ora vado a letto.
Traslocando

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