Traslùcido
Dal latino translucidu(m), propriamente ‘che brilla attraverso’, composto di trans- ‘attraverso’ e lucidus ‘lucido’.
Anche, letterario, translùcido, o antico tralucido.
Aggettivo.
1. (letterario) Trasparente.
2. (fisica) Si dice di corpo dotato di un particolare grado di trasparenza, che consente di percepire l’immagine e la forma di un oggetto posto dietro di esso ma non di distinguerne i contorni. Sinonimo: semitrasparente.
Una (parola) giapponese a Roma
Navicert [nevi'sert]
Voce inglese, composto di navi(gation) ‘navigazione’ e cert(ificate) ‘certificata’.
Sostantivo maschile invariabile.
(marina) Dichiarazione che viene rilasciata alla nave di un paese neutrale nel porto di partenza dalle autorità del paese belligerante per attestare che tale nave non trasporta merci destinate al nemico.
Nonluògo
Composto di non e luogo, sul modello del francese non-lieu, dal titolo del libro dell’antropologo francese Marc Augé ‘Nonluoghi: introduzione a una antropologia della surmodernità’ (1993).
Anche non luògo.
Sostantivo maschile.
Ciascuno di quegli spazi anonimi del grande commercio e della comunicazione (aereoporti, ipermercati, catene alberghiere, multisale) che, in ogni città e in ogni paese, sono caratterizzati dalla stessa atmosfera e dallo stesso stile.
Da Marco Marcon.
Hergé, fumettista belga il cui vero nome è Georges Prosper Remi, si pronuncia [er'Ze].