Trasparenza e competenze per cambiare Verona

Creato il 07 aprile 2012 da Leone_antonino @AntoniLeone
Michele Bertucco, Damiano Fermo e Antonino Leone al servizio della comunità veronese, scegliendo la trasparenza e le competenze.Il Partito Democratico di Verona da alcuni anni ha posto all’attenzione dell’opinione pubblica e della classe politica l’urgenza e la necessità di realizzare nelle istituzioni veronesi la trasparenza totale, prevista da specifiche disposizioni di legge proposte dal senatore Pd Pietro Ichino, e di valorizzare le competenze della società civile nella gestione dell’attività amministrativa e dei servizi per elevare la qualità della vita dei cittadini veronesi. Si ritiene che i fattori della trasparenza da tutti invocata in questi giorni per gli scandali avvenuti nella Margherita e nella Lega e per i fenomeni di corruzione sempre più frequenti che si registrano per un ammontare di circa 60/70 miliardi, e delle competenze possano essere determinanti per costruire il futuro di Verona all’insegna del cambiamento e della discontinuità con la Giunta Tosi. Il centro destra scaligero è implicato in tali fenomeni con la parentopoli veronese: è stato abbandonato il bene comune per privilegiare gli interessi particolari della casta. La Giunta Tosi fino a questo momento non ha realizzato la trasparenza totale e la valutazione indipendente della performance dei servizi, cosi come prevista dal D. Lgs. n. 150 del 2209. “Cambiare Verona con trasparenza e competenze” è il tema dell’incontro ma soprattutto un grande impegno per le forze politiche di centro sinistra che sostengono Michele Bertucco per la carica di Sindaco di Verona.“In questi anni abbiamo assistito ad una progressiva chiusura dell'amministrazione comunale verso i cittadini. Non per demerito dei dipendenti, ma per precisa scelta politica della maggioranza uscente, il rapporto è divenuto così conflittuale che è stato spesso invocato, a ragione, il referendum. Adesso occorre intervenire facendo in modo che il Comune torni ad essere davvero la casa di tutti, agendo in modo trasparente e tornando a dialogare con tutti”, dichiara Michele Bertucco. “Credo inoltre sia opportuno, continua Bertucco, dare dei segnali immediati, forti e convincenti nella direzione della trasparenza. Per questo ho deciso che pubblicherò sul mio sito internet la mia denuncia dei redditi e chiederò agli eletti delle liste che mi sostengono di sottoscrivere immediatamente il codice etico. Inoltre, non moltiplicheremo i consigli di amministrazione e i posti dei dirigenti per sistemare tutti quelli che poi finiranno in una lista che porta il mio nome”.
“Sempre sotto l'aspetto degli enti e delle aziende partecipate (Fiera, Aeroporto, Consorzio Zai, Fondazione Arena, Agsm, e via elencando) bisogna dire, conclude Michele Bertucco, che esse rappresentano un incalcolabile patrimonio e delle straordinarie leve per lo leve per lo sviluppo in vista della ripresa economica. Perché siano davvero efficaci, occorre però un disegno di fondo unitario e condiviso sulle alleanze strategiche, necessariamente con un orizzonte comunitario e internazionale. Occorre approntare un profilo di gestione delle nomine e delle assunzioni adeguato, fattore che negli ultimi anni è venuto a mancare. Bisogna, infine, provvedere, là dove è necessario, a rafforzare l'impianto sano di questi aziende e di questi enti favorendo l'entrata di solidi partner industriali privati, come in Fiera e in Aeroporto”.
La trasparenza favorisce e promuove la responsabilità fornendo ai cittadini le informazioni sulle attività dell’Amministrazione, afferma Damiano Fermo, candidato al Consiglio Comunale di Verona . “Un’Amministrazione trasparente, dichiara Fermo, è un’Amministrazione più controllata e nel contempo più aperta e affidabile. Per tale motivo le Amministrazioni che si muovono nella direzione dell’ Open Government devono prendere tutti i provvedimenti legislativi e regolamentari necessari a far si che le informazioni delle quali dispongono siano facilmente reperibili, riutilizzabili, aperte”.
Per Damiano Fermo “la partecipazione dei cittadini alle scelte della Pubblica Amministrazione aumenta l’efficacia dell’azione amministrativa e migliora la qualità delle decisioni dell’Amministrazione. I cittadini devono perciò essere coinvolti nei processi decisionali e potervi contribuire attivamente, anche grazie al ricorso alle tecnologie di comunicazione attualmente disponibili e diffuse”.
“La trasparenza totale, intesa come accessibilità ai dati ed alle informazioni relative al governo della città, consente di co-creare valore con la partecipazione dei cittadini alla gestione dei servizi. Per realizzare questo obiettivo è necessario che i cittadini siano compiutamente informati dal Comune di Verona, il quale è tenuto a rendere trasparenti tutti i dati e le informazioni inerenti l’organizzazione e la performance dei servizi erogati. In assenza di tale fattore i cittadini ed i soggetti interessati non sono in grado di partecipare alla gestione dei servizi con proposte, interventi, indagini, ricerche e studi”. Afferma nel suo intervento Antonino Leone, responsabile PA del Pd di Verona.
Per realizzare un’ampia partecipazione, Leone, indica i seguenti strumenti
- un sistema di rilevazione ed elaborazione in tempo reale delle valutazioni degli utenti sulla qualità del servizio ricevuto (Internet-based Reputation System);
- la realizzazione di un confronto ed un dialogo democratico (pubblic review) tra la valutazione dell’amministrazione del comune, manifestata con l’annual report, e la valutazione dall’esterno, espressa dalla cittadinanza attraverso i propri osservatori qualificati, sull’efficienza, produttività e qualità dei servizi erogati (civil auditing).
“In materia di nomine, afferma Antonino Leone, occorre privilegiare i fattori della trasparenza e delle competenze, abbandonare la logica della mera spartizione del potere tra i partiti, applicare la valutazione indipendente delle qualità delle persone che dovranno ricoprire certe cariche ed introdurre un colloquio pubblico, cosi come avviene in America, per coloro che aspirano ad essere nominati nei consigli di amministrazione delle società controllate dal Comune di Verona. Fino adesso questo non è avvenuto a causa di un regolamento comunale che facilita la lottizzazione del potere ed impedisce la presentazione di candidature indipendenti della società civile. Infatti, tale regolamento prevede che le candidature possono essere presentate a condizione che siano sottoscritte dai consiglieri comunali. Di conseguenza vengono lasciate fuori dalle nomine le capacità e le intelligenze presenti nella società civile veronese”. “La complessità dei problemi di una città, come Verona, conclude Antonino Leone, richiede persone competenti e probe che si mettano al servizio dei cittadini perché la buona volontà e l’impegno (nel migliore dei casi) non sono sufficienti a risolvere i problemi della comunità locale”.
“Un politico può avere la fiducia piena dei suoi concittadini solo se – oltre a essere un buon politico, naturalmente- ha una vita lineare e specchiata, cioè se non si appropria di quello che non gli appartiene, se non abusa della carica per conseguire vantaggi per sé, per i parenti, per gli amici, e quindi solo se concepisce la propria attività come un puro e semplice servizio a vantaggio della comunità alla quale appartiene”. Questo è quanto scrive Giuseppe Bedeschi in una recensione al libro “Consigli politici” di Plutarco.
Dalle affermazioni Bedeschi gli elettori veronesi dovrebbero trarre gli insegnamenti e le motivazioni per non votare Flavio Tosi e sostenere Michele Bertucco alle prossime elezioni amministrative. Non fare questo significa che gli elettori veronesi si accontentano del ruolo che gli è stato assegnato da Tosi e dal centro destra: un ruolo passivo al servizio degli interessi personali del centro destra.

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