“Sempre sotto l'aspetto degli enti e delle aziende partecipate (Fiera, Aeroporto, Consorzio Zai, Fondazione Arena, Agsm, e via elencando) bisogna dire, conclude Michele Bertucco, che esse rappresentano un incalcolabile patrimonio e delle straordinarie leve per lo leve per lo sviluppo in vista della ripresa economica. Perché siano davvero efficaci, occorre però un disegno di fondo unitario e condiviso sulle alleanze strategiche, necessariamente con un orizzonte comunitario e internazionale. Occorre approntare un profilo di gestione delle nomine e delle assunzioni adeguato, fattore che negli ultimi anni è venuto a mancare. Bisogna, infine, provvedere, là dove è necessario, a rafforzare l'impianto sano di questi aziende e di questi enti favorendo l'entrata di solidi partner industriali privati, come in Fiera e in Aeroporto”.
La trasparenza favorisce e promuove la responsabilità fornendo ai cittadini le informazioni sulle attività dell’Amministrazione, afferma Damiano Fermo, candidato al Consiglio Comunale di Verona . “Un’Amministrazione trasparente, dichiara Fermo, è un’Amministrazione più controllata e nel contempo più aperta e affidabile. Per tale motivo le Amministrazioni che si muovono nella direzione dell’ Open Government devono prendere tutti i provvedimenti legislativi e regolamentari necessari a far si che le informazioni delle quali dispongono siano facilmente reperibili, riutilizzabili, aperte”.
Per Damiano Fermo “la partecipazione dei cittadini alle scelte della Pubblica Amministrazione aumenta l’efficacia dell’azione amministrativa e migliora la qualità delle decisioni dell’Amministrazione. I cittadini devono perciò essere coinvolti nei processi decisionali e potervi contribuire attivamente, anche grazie al ricorso alle tecnologie di comunicazione attualmente disponibili e diffuse”.
“La trasparenza totale, intesa come accessibilità ai dati ed alle informazioni relative al governo della città, consente di co-creare valore con la partecipazione dei cittadini alla gestione dei servizi. Per realizzare questo obiettivo è necessario che i cittadini siano compiutamente informati dal Comune di Verona, il quale è tenuto a rendere trasparenti tutti i dati e le informazioni inerenti l’organizzazione e la performance dei servizi erogati. In assenza di tale fattore i cittadini ed i soggetti interessati non sono in grado di partecipare alla gestione dei servizi con proposte, interventi, indagini, ricerche e studi”. Afferma nel suo intervento Antonino Leone, responsabile PA del Pd di Verona.
Per realizzare un’ampia partecipazione, Leone, indica i seguenti strumenti
- un sistema di rilevazione ed elaborazione in tempo reale delle valutazioni degli utenti sulla qualità del servizio ricevuto (Internet-based Reputation System);
- la realizzazione di un confronto ed un dialogo democratico (pubblic review) tra la valutazione dell’amministrazione del comune, manifestata con l’annual report, e la valutazione dall’esterno, espressa dalla cittadinanza attraverso i propri osservatori qualificati, sull’efficienza, produttività e qualità dei servizi erogati (civil auditing).
“In materia di nomine, afferma Antonino Leone, occorre privilegiare i fattori della trasparenza e delle competenze, abbandonare la logica della mera spartizione del potere tra i partiti, applicare la valutazione indipendente delle qualità delle persone che dovranno ricoprire certe cariche ed introdurre un colloquio pubblico, cosi come avviene in America, per coloro che aspirano ad essere nominati nei consigli di amministrazione delle società controllate dal Comune di Verona. Fino adesso questo non è avvenuto a causa di un regolamento comunale che facilita la lottizzazione del potere ed impedisce la presentazione di candidature indipendenti della società civile. Infatti, tale regolamento prevede che le candidature possono essere presentate a condizione che siano sottoscritte dai consiglieri comunali. Di conseguenza vengono lasciate fuori dalle nomine le capacità e le intelligenze presenti nella società civile veronese”. “La complessità dei problemi di una città, come Verona, conclude Antonino Leone, richiede persone competenti e probe che si mettano al servizio dei cittadini perché la buona volontà e l’impegno (nel migliore dei casi) non sono sufficienti a risolvere i problemi della comunità locale”.
“Un politico può avere la fiducia piena dei suoi concittadini solo se – oltre a essere un buon politico, naturalmente- ha una vita lineare e specchiata, cioè se non si appropria di quello che non gli appartiene, se non abusa della carica per conseguire vantaggi per sé, per i parenti, per gli amici, e quindi solo se concepisce la propria attività come un puro e semplice servizio a vantaggio della comunità alla quale appartiene”. Questo è quanto scrive Giuseppe Bedeschi in una recensione al libro “Consigli politici” di Plutarco.
Dalle affermazioni Bedeschi gli elettori veronesi dovrebbero trarre gli insegnamenti e le motivazioni per non votare Flavio Tosi e sostenere Michele Bertucco alle prossime elezioni amministrative. Non fare questo significa che gli elettori veronesi si accontentano del ruolo che gli è stato assegnato da Tosi e dal centro destra: un ruolo passivo al servizio degli interessi personali del centro destra.