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Trasparenze

Da Chiara Lorenzetti

Talvolta, si vorrebbe essere muti. Muti, non sordi, che a sentire ancora c’è spazio e un barlume di interesse.
Muti, che le persone provassero a farti le domande, a chiederti le cose più semplici e le più complesse e tu, pur capendole, non potessi rispondere.
A poco a poco verrebbe a scemare l’interesse di porti quesiti e calerebbe un raro silenzio intorno a te, un silenzio di curiosità spenta.
Muto e silenzioso.
Lentamente, verresti a scomparire, sebbene vero e di carne. Nessuno si interesserebbe più a te, nessuno ti vedrebbe quasi più.
Un nulla muto e silenzioso, un pezzo di legno, una colonna nel muro, una piastrella della cucina, un listone del pavimento, un sasso per strada.

Accade così a taluni, troppo stanchi della vita, sconfitti e umiliati. Falliti dentro senza davvero esserlo fuori.
Si chiudono in un mutismo salvifico, fino a diventare trasparenti.
Ad un passo dal morire.

Chiara 


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