Un ciclone. Ecco che ci vuole, un terremoto che spazzi via la classe dirigente che da tanti anni non ha mai risolto i problemi: “Occorre un forte rinnovamento in politico – dichiara Maria Grazia Bonfante – Servono giovani preparati, che conoscano le nuove tecnologie, che abbiano le conoscenze adatte e che vogliano affrontare e risolvere i problemi che mai sono stati risolti in tanti anni. E’ una necessità che il nostro territorio esprime: ed occorre un approccio trasversale, aperto, senza preclusioni, ma con praticità. Bisogna incrociare le sensibilità e trovare le soluzioni. Saper guardare a quel che succede all’estero, cogliere le opportunità, non mancarle! E’ ora veramente di cambiare con decisione”. Un discorso che guarda all’intero territorio provinciale, come lo stesso gruppo “Salviamo il Paesaggio”, attivo dal Casalasco al Cremasco.
Maria Grazia Bonfante, dell’associazione provinciale “Salviamo il paesaggio”. E’ capogruppo dell’opposizione a Vescovato
Il capogruppo d’opposizione di Vescovato Maria Grazia Bonfante parla dopo aver dato un primo sguardo all’elenco dei siti inquinati della regione Lombardia, aggiornato al 2009 e pubblicato dal Sole 24 ore, e averlo messo a disposizione anche di questo blog.
L’elenco dei siti inquinati mostra impietosamente come il sistema non funzioni: il tanto vantato da Bordolano sito della Stogit spa è fra i siti inquinati! Complimenti. Controllare e sancire irregolarità gravi può anche non servire. Il potere d’iniziativa e di responsabilità che hanno gli investitori privati garantisce una sorta di impunità! Inquina e scappa, ecco che succede da tanti anni anche in provincia. Per questo col passare del tempo gli ambientalisti si stanno riunendo in gruppi per far sentire la propria voce, e in modo trasversale, senza inciampare nell’ostacolo dei partiti. Un impegno verde che funziona grazie alla conoscenza. Gli uomini di partito, senza preparazione specifica, non hanno saputo dare risultati.
“E bisognerà lavorare guardando a ciò che accade all’estero, alle nuove tecnologie, prendendo spunto da altre esperienze, imparando, ascoltando…”. Maria Grazia Bonfante cambierebbe l’intera classe dirigente, se ce ne fosse già una nuova disponibile. Parla di cave abusive nella zona di San Daniele, dei danni che subisce il Po, senza che vi siano studi e analisi opportuni per risolvere i danni dei senza scrupoli, più che del sole. Uno studio francese, una decina di anni fa, spiegava quanto fosse stato martoriato il Po, che aveva perso addirittura quattro metri di livello a causa delle escavazioni abusive. Succede dove dominano classi dirigenti composte perlopiù da uomini che senza i partiti nemmeno conosceresti.
Chi risolve questi problemi? Servono capacità, conoscenze. E tuttavia “sono tutti succubi di Regione e governo, tanto che succede che nessuno della nostra provincia si era inserito nella commissione regionale per il Piano regionale contro l’inquinamento atmosferico (il Pria). La Regione Lombardia è stata sanzionata dall’Unione europea. Il gruppo ‘Aria bene comune’ è riuscito a entrare nella commissione: almeno porteremo la voce della provincia di Cremona in una commissione che ha un’importanza innegabile”.
Le solite strane latitanze di Cremona: dai progetti regionali non considerati, per presentarsi all’Expo 2015, alle politiche ambientali che balbettano. Ci sono troppe lotte fra partiti e protagonismi individuali o campanilistici che strangolano la forza del territorio, che unito avrebbe ben altro da dire.
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