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trattamento con acqua calda (HWT) Raffaele Fitto: “L’Europa non si fida dei nostri ricercatori”.
Creato il 21 novembre 2015 da Antoniobruno5
Raffaele Fitto: “L’Europa non si fida dei nostri ricercatori”.
“Gli esperti dell’autorità europea per la sicurezza alimentare (Efsa) non si fidano degli studi dei nostri ricercatori e quindi decidono di decretare la morte di un intero settore viti-vivaistico pugliese senza che vi sia una certezza scientifica alla base della decisione di continuare a mantenere il blocco della movimentazione e commercializzazione di tutte le piante a rischio contagio Xylella”: è questo il duro atto di accusa dell’eurodeputato magliese, Raffaele Fitto, che interviene sulla delicata vicenda xylella e dell’embargo nei confronti della vite.
Non sembrano, infatti, aver convinto l’autorità per la sicurezza alimentare le rassicurazioni scientifiche dei ricercatori dell'Università e del Cnr di Bari che hanno dichiarato, dopo i propri studi, che la vite risulti immune al batterio che sta distruggendo gli ulivi salentini. Secondo l’Efsa, infatti, “non si può escludere che la vite sia una potenziale pianta ospite del ceppo di Xylella fastidiosa”. Una presa di posizione che, a pochi giorni dalla possibile decisione di rimuovere l’embargo nei confronti della vite, rischia di confermare il divieto di commercio.
Fitto ricorda come il comparto delle barbatelle di Otranto, grazie ai grandi sacrifici e alla professionalità degli operatori del settore, sia il secondo polo in Italia per produzione e commercializzazione dopo quello di Rauscedo in Veneto. L’embargo, che va avanti da sei mesi, sta decretando il fallimento delle aziende sulla base di un rischio “potenziale” ma non certo e con danni sul piano economico-occupazionale irrimediabili.
“È stata – ribadisce Fitto -, a settembre, proprio l’Efsa a riconoscere la validità di un parere scientifico che assicurerebbe la totale immunità delle viti alla Xylella attraverso un trattamento con acqua calda (HWT). Ora se il comitato fitosanitario autorizzasse il trattamento questa potrebbe essere una soluzione temporanea, certo non ottimale, ma idonea a non mettere totalmente in ginocchio il settore. La prossima settimana in Commissione, a Bruxelles, cercherò di richiamare l’attenzione su tutto questo, ma l’auspicio è che le istituzioni nazionali e regionali italiane si muovano in sinergia per ottenere il risultato”.
Gli fa eco il senatore idruntino, Francesco Bruni, che evidenzia: "Le barbatelle di Otranto danno lavoro a centinaia di persone, ne garantiscono il reddito, ma ora gli esperti dell’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) non si fidano degli studi dei nostri ricercatori e quindi decidono di decretare la morte di un intero settore viti-vivaistico pugliese. Finora, come Conservatori e Riformisti abbiamo mantenuto una linea impostata alla sobrietà. Non abbiamo voluto in alcun modo strumentalizzare la situazione. Continuiamo lanciando ora un appello per l'ultimo miglio, perché si giunga ad una soluzione equa e condivisibile. Ma se cosi non fosse, se non si dovesse trovare una soluzione prima del 23, allora chi ha sbagliato paghi, chi ha responsabilità di governo si assuma le sue responsabilità e le sue colpe".
Fonte: http://leccesette.it/dettaglio.asp?id_dett=31376&id_rub=89
Fonte: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/lecce/cronaca/15_settembre_14/acqua-calda-contro-xylella-cosi-si-combatte-batterio-killer-ed205f02-5afe-11e5-af54-c122b65fd5c8.shtml
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