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Trattativa Stato-Mafia: Il Coisp parte civile

Creato il 26 agosto 2012 da Yellowflate @yellowflate
Trattativa Stato-Mafia: Il Coisp parte civileIl Coisp chiederà di costituirsi parte civile al processo che avrà inizio il 29 ottobre.
Maccari: “Un dovere verso i nostri Colleghi massacrati dalla criminalità. Nessun giustizialismo, le Istituzioni siano compatte nella ricerca della verità”

“Il Coisp vuole costituirsi parte civile nel procedimento sulla presunta trattativa Stato-mafia. E’ un moto insopprimibile che ci spinge in nome della sacrosanta ricerca della verità, qualunque essa sia. E’ un dovere verso i nostri colleghi massacrati dalla criminalità organizzata”.
Così Franco Maccari, Segretario Generale del Sindacato Indipendente di Polizia, annuncia l’iniziativa del Coisp che ha dato mandato al proprio legale perché presenti la richiesta di costituzione di parte civile del Sindacato all’udienza preliminare che avrà inizio il 29 settembre a Palermo, scaturita dalla richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla Procura per dodici persone tra politici, carabinieri e boss di “Cosa nostra” al termine dell’inchiesta sull’ipotizzata trattativa Stato-mafia, che farebbe da cupo sfondo anche a drammatiche vicende quali le stragi di Capaci e via D’Amelio – nelle quali persero la vita rispettivamente i magistrati Giovanni Falcone e sua moglie nella prima, e Paolo Borsellino nella seconda, con i componenti delle loro scorte, gli Agenti Antonio Montinaro, Vito Schifani, Rocco Dicillo, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina ed Emanuela Loi -.
“In questi giorni assistiamo a nuove incomprensibili discussioni sull’opportunità o meno che il Governo si costituisca in giudizio, e francamente siamo allibiti – aggiunge Maccari -. Non riusciamo bene a capire quale siano le perplessità. Forse qualcuno dei nostri rappresentanti istituzionale dubita che lo Stato sia parte lesa relativamente alle vicende in questione? Forse spetta ai nostri Rappresentanti istituzionali stabilire se la tesi della Procura di Palermo sia valida oppure no e, di conseguenza, se sia il
caso oppure no di costituirsi in giudizio? Forse, e non vorremmo mai pensarlo, la presenza di rappresentanti dello Stato tra gli accusati è un limite insormontabile? Ma qui -insiste il leader del Coisp- non si tratta affatto di assumere posizioni giustizialiste, o di esprimere giudizi anticipati. Qui si tratta di volere la verità. La verità, qualunque essa sia, devono necessariamente volerla tutti i Rappresentanti di uno Stato che va difeso senza se e senza ma, specialmente se ci sono ombre che gravano su alcuni di essi”.
“Il Coisp comunque vuole esserci – conclude Maccari –. Quello per cui lottiamo ogni giorno, quello in cui crediamo, quello che rappresenta la divisa che portiamo è stato bersaglio della barbarie mafiosa concretizzatasi nelle uccisioni dei colleghi ed in qualunque singolo gesto connesso. Abbiamo la legittimazione, abbiamo ogni interesse, abbiamo il diritto di stare personalmente di fronte a chi potrebbe aver contribuito o partecipato in qualsivoglia maniera a fare a pezzi Uomini e Donne della Polizia di Stato che noi  rappresentiamo orgogliosamente”

Nota ricevuta e pubblicata così come pervenuta.


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