Dopo il successo del lancio di 888.it nel mercato italiano, il colosso del gioco online continua la pianificazione della crescita aziendale guardando con sempre maggior attenzione al mercato US.
Un articolo pubblicato sul The Times riferisce infatti di trattative in corso tra il magnate americano Donald Trump e la società di gioco online 888 Holdings per creare una join venture che offra poker online nel mercato americano in vista dell’eventuale regolamentazione.
La Trump Entertainment Resort possied già due casinò nella città di Atlantic City e aveva già mostrato interesse nel gioco online lo scorso ottobre quando Donald Trump creò una società, della quale possiede attualmente il 10%, con il finanziere Marc Lasry .
Il New Jersey è uno degli Stati americani che stanno cercando di approvare la legge sul gambling online prima della fine del 2012 e il Senato discuterà il prossimo martedì la proposta di legge.
Il Senatore Raymond Lesniak ha ammesso di essere sicuro che il Governatore Chris Christie questa volta firmerà il testo legislativo dopo aver posto il veto sul disegno di legge presentato lo scorso anno.
In quell’occasione il Senatore Lesniak non aveva il supporto della nuova interpretazione del Wire Act del 1961 da parte del Dipartimento di Giustizia americano, secondo la quale la legge si riferisce esclusivamente alle scommesse online e non al poker online.
Nel frattempo 888 Holdings ha mostrato forte interesse nel mercato US si dall’anno scorso quando ha stretto una partnership con Caesars Interacion Entertainment.
888 Holdings fu costretta a lasciare il mercato americano nel 2006 dopo l’entrata in vigore della UIGEA, scelta che può aver compromesso in parte lo sviluppo aziendale nel breve periodo ma che si è rivelata di grande beneficio per la sua reputazione dopo il collasso del mercato in occasione del Black Friday.
La performance di 888 Holdings presentato nel rapporto finanziario 2011 ha indicato infatti un aumento del fatturato del 26% rispetto all’anno precedente, un risultato che rafforza la posizione finanziaria della società pronta ad entrare nei mercati liberalizzati europei e degli Stati Uniti, come ha riferito l’Amministratore Delegato Brian Mattingly:
Abbiamo una posizione unica e molto forte negli Stati Uniti e siamo pronti ad offrire il nostro servizio in partnership con società americane leaders del gambling non appena si partirà con la regolamentazione, federale o statale che sia.