Qualche sera fa prima di uscire dall’ufficio ho letto un interessante articolo scritto da Alessio Carciofi sui Travel Blogger e di come fosse importante creare una campagna di marketing territoriale basata sui Blog Trip tipo il Pisa Blog Tour di cui vi ho parlato qualche mese fa. Oltre a spiegare e a chiarire questi dettagli prettamente per un pubblico di webmarkettari, ho trovato una frase interessantissima che riporto:
se è vero che i blogger sono una sorta di “ambasciatori digitali“, siete convinti che il [travel] blogger sia la professione del futuro?
Io sono un giovane Travel Blogger, non ho esperienza. Lo faccio da soli 8 mesi e solo per divertimento. Però considerò questo piacevole passatempo una specie di “lavoro“. Perché metto la parola “lavoro” tra virgolette? Perché infondo non amo lavorare, però amo bloggare. Il lavoro è noioso, cade in una routine di vita quotidiana. Ci alziamo la mattina, ci laviamo (solo per gli amanti dell’igiene personale ), ci vestiamo, facciamo colazione e via pronti a buttarci nel caos dell’ufficio fino alle 18.00 quando timbriamo il cartellino e non vediamo l’ora di tornare a casa. Io la mattina vado a lavoro e vi giuro che mi piace quello che faccio… ma il mio cervello è sempre lì che pensa al prossimo viaggio da fare, o a cosa scrivere sul blog, io che colpa ne ho?
Il Travel Blogger secondo me è una professione. Scriviamo, leggiamo, ci documentiamo e dedichiamo forze ed energia al nostro blog. Molte volte rinunciamo a ore di sonno pur di scrivere un pezzo. I nostri morosi ci odiano perché dedichiamo più tempo ai nostri blog che a loro, anche se poi non si lamentano quando li portiamo alle Maldive.
I Travel Bloggers possono vivere di questo lavoro vi state chiedendo?
Beh Eurotrip.it è Adv Free (senza pubblicità) per cui no. Perché ho fatto questa scelta? Perché credo che la pubblicità ti condiziona un po’. Inizierei a scrivere articoli solo per riuscire a guadagnare di più. Non siamo ipocriti, i soldi fanno questo, e poi devo essere sincero non credo che si possa diventare ricchi scrivendo per un blog (lo dice anche Davide Pozzi in un suo articolo) e comunque sarebbe una cifra così irrisoria da non permettermi di lasciare il mio amato lavoro .
Però i Travel Blogger possono guadagnare facendo altro, si altro! Cosa? I famosi blog trip di cui parlava Alessio, anche se in Italia l’invito ad un evento del genere è quasi sempre gratuito. Nomadic Matt, un travel blogger americano, ha fatto di questa professione un lavoro. Scrive degli ebook su come diventare dei Travel Blogger, partecipa ad eventi per la sponsorizzazione del territorio, ultimamente è stato a Oslo e a Stoccolma sponsorizzato dai siti degli enti turistici.
I Strumenti del mestiere
Concludendo, il Travel Blogger è una professione, ma per renderla retribuita non possiamo pensare di scrivere e basta e utilizzare la pubblicità come unica fonte di rendita. Dobbiamo diventar parte concreta di una campagna di marketing territoriale. Dobbiamo essere da tramite tra il Cliente e il Brand (Territorio). Solo così possiamo far diventare questo piacevole passatempo in un “lavoro” retribuito e che ci permetta di fare quello che amiamo: VIAGGIARE.
Ora che conosci la verità sui Travel Blogger, vuoi diventarlo lo stesso?