Ciao a tutti! Dove eravamo rimasti?....
Riavvolgiamo il nastro di qualche mese e torniamo a dicembre, il periodo natalizio era appena cominciato ed il ponte dell'8 era alle porte.... Quello che vi racconterò in questo post sono i ricordi di una vacanza in una città molto romantica, da visitare in ogni periodo dell'anno ma che con l'atmosfera del Natale o con il clima tipico invernale che imbianca di soffice neve, può assumere un'atmosfera decisamente più incantevole ed indimenticabile.Praga, non a caso, è denominata la Parigi dell'est proprio per l'aspetto romantico delle sue architetture. Molte delle vicissitudini storiche hanno donato magnificenza alla città: centro politico e culturale della Boemia, capitale del Sacro Romano Impero, capitale della Cecoslovacchia e ora capitale della Repubblica Ceca [cit.].Tuttavia il fascino di Praga non è legato soltanto alle bellissime architetture che emergono dal reticolo urbano di origine medievale, la città boema riporta anche le ferite di tragici e crudeli episodi della storia antica e modera. Le persecuzioni cattoliche che sembravano non avere mai fine, la seconda guerra mondiale, che proprio a Praga ne venne decretata la fine, ed il restrittivo regime comunista che terminò con il ritiro delle truppe sovietiche nel 1990, influenzarono non poco la cultura ed il carattere del popolo praghese che ancora oggi tende a costringersi in una singolare severità che fa un po' a cazzotti con il capitalismo dell'Europa occidentale.
Prima di cominciare con il consueto reportage sulla mia personalissima esperienza di viaggio, vorrei ringraziare le guide White Umbrella per il loro eccezionale servizio nei confronti dei turisti. Le ho trovate per caso su internet, già consigliate da numerosi turisti che hanno scelto le loro visite guidate per scoprire Praga. Facile da rintracciare perché sono appostate in un angolo delle Piazza della Città Vecchia e sono riconoscibili dai loro ombrelli bianchi.
Se decidete di fare una vacanza a Praga, chiedete informazioni a loro per alcuni curiosi tour sulla città. Non vi deluderanno, ve lo garantisco! [qui il sito: http://whiteumbrellatours.com/?lang=it ]
Giunta a Praga nel pomeriggio e sistemate le valigie nell'albergo scelto nel cuore del centro storico, ecco la prima tappa della mia vacanza: Piazza della Città Vecchia, il cuore di Staré Město, e la Torre dell'Orologio Astronomico, un buon punto di partenza per prendere confidenza con la città...L'area adiacente la Torre dell'Orologio è un po' come Times Square in NY: c'è gente ad ogni ora del giorno e della notte che fa foto al monumento. Ma non mi soffermo ad osservare l'orologio al suo esterno e decido subito di approfittare della bella giornata e salire in cima alla torre e godere del panorama della città, facendomi sorprendere dai colori del tramonto.
La Piazza della Città Vecchia durante il periodo natalizio si anima di tradizionali e festosi mercatini con numerosi banchetti dedicati a prelibati prodotti gastronomici, tra cui il celeberrimo prosciutto, ed a graziose creazioni artigianali molte delle quali destinate ad abbellire presepi ed alberi di Natale.Inevitabile sarà incantarsi davanti alla Chiesa di Nostra Signora di Tyn, uno dei più importanti edifici di culto dai quali il nostro sguardo verrà catturato, soprattutto per la sua particolare collocazione, come imprigionato dai palazzi circostanti.
Fra i luoghi in Praga ricchi di romanticismo c'è il Ponte Carlo, una costruzione medievale sul Moldava, il fiume che attraversa la città. Il ponte collega Staré Město a Malá Strana, un piccolo quartiere sotto la collina del castello, e da qui la vista notturna è incantevole.... Ecco, meglio capitare in una serata di un giorno qualsiasi dell'anno, che non sia un'importante festività, altrimenti l'atmosfera romantica svanirà all'istante a causa dell'intenso brulicare de turisti.
Dicevamo..... Torre dell'orologio. ovvero l'Orologio Astronomico, interessante opera ingegneristica. Per apprezzarne le caratteristiche tecniche ed il funzionamento consiglio l'osservazione accompagnata dalla spiegazione di una guida: potrete pianificare la visita affidandovi alle proposte dell'ufficio del Tourist-Information ubicato poco distante dalla Torre od optare per un tour della città che comprenda anche la spiegazione dettagliata del meccanismo dei singoli elementi dell'orologio.Allo scoccare di ogni ora, potrete assistere alla processione dei 12 apostoli, delle statuine messe in movimento dai meccanismi dell'orologio.
Avvenimenti come le tremende persecuzioni da parte dei cattolici, accompagnate dai tentativi di costituire nuovi principi religiosi tragicamente inibiti, e la decimazione che avvenne durante la seconda guerra mondiale, a scapito della comunità ebraica, modificarono il pensiero religioso della popolazione ceca.Ad oggi, la maggior parte degli abitanti di Praga non aderisce ad alcun credo religioso e quei pochi che ancora sono fedeli non sono propriamente praticanti - e si capisce! - ed è per questo che non è inusuale entrare in una chiesa ed assistere ad un concerto: un modo "commerciale" per far affollare i luoghi di culto che tuttavia io ho trovato molto coinvolgente.
Uno dei personaggi importanti della storia di Praga è Jan Hus, un riformatore della religione cristiana che visse in epoca medioevale. Il suo pensiero anti-cattolico conquistò molti seguaci che rimasero fortemente legati a quelle ideologie anche dopo la sua morte, a tal punto che gli è stato dedicato un monumento ubicato nella piazza della Città Vecchia.Jan Hus fu anche il rettore dell'Università di Praga, Univerzita Karlova, la prima università ceca, il cui edificio è tutt'oggi esitente. Peccato però che della struttura medievale ne sia rimasta solo una piccola parte visibile su un lato: l'Università fu bombardata da Hitler verso la fine della Seconda Guerra Mondiale.
Fra gli edifici importanti di Praga c'è anche il Teatro di Stato, celebre perché qui si esibì Mozart con l'opera del Don Giovanni, scritta dal musicista verso la fine del 1700
Voci di corridoio narrano che durante il soggiorno nella capitale Ceca, lo scapestrato ma geniale Amadeus se la sia proprio spassata! Egli era facile a distrarsi dall'importante realizzazione della celebre composizione richiesta dall'Imperatore Giuseppe II, il quale fu costretto a farlo allontanare dal centro di Praga, affinché potesse finalmente portare a termine il suo compito. Il risultato fu un successo ed il Don Giovanni viene ancora oggi eseguita nel Teatro di Stato.
Praga è anche il paese di Franz Kafka e del quartiere ebraico più antico dell'Europa Occidentale.Franz Kafka è nato a Praga da una famiglia ebrea ed è qui che ha scritto la maggior parte delle sue opere che trattano temi di carattere introspettivo: le inquietudini tradotte in letteratura, erano il prodotto del rapporto conflittuale che lo scrittore aveva con il padre, il quale ha sempre desiderato un futuro professionale diverso da quello realmente intrapreso dallo scrittore. Interessante è la statua ubicata in uno degli ingressi al quartiere ebraico che rappresenta l'incubo ricorrente di Kafka, riconducibile al tormentato rapporto conflittuale con il padre.Quello che è possibile osservare oggi nel quartiere ebraico è il suggestivo cimitero e qualche antica Sinagoga. Purtroppo questa parte della città ha perso molto delle sue caratteristiche storiche, oggi vi è anche una via del lusso, dedicata allo shopping di un certo livello.Da evitare la visita del quartiere ebraico al sabato in quanto è giorno di festa per la comunità e tutti i monumenti sono chiusi ai turisti.
Il fascino misterioso di Praga è determinato anche dalla mescolanza di eleganti stili architettonici. Molti sono ancora gli elementi visibili nel centro storico risalenti al XIV secolo, come la Torre delle Polveri in stile gotico: ingresso alla città vecchia nonché passaggio obbligato del corteo che conduceva all'incoronazione dei Re, la torre era così chiamata perché veniva utilizzata come deposito della polvere da sparo. Accanto ad essa, invece, la Casa Municipale, uno spettacolare edificio in art nouveau.
Allontanandosi dal cosmo che si sviluppa intorno alla città vecchia e percorrendo graziose viuzze di una Praga più recente, si giunge a Piazza Venceslao. Una piazza che trovo confondi un po', in quanto il termine piazza fa pensare ad uno spazio di forma più o meno quadrata o circolare, invece questa piazza è un grande viale e ricorda La Rambla di Barcellona.Intorno alla piazza si sviluppa l'architettura della città nuova, Nové Město, con i classici store dei brand internazionali, caffetterie, ristoranti e locali notturni. Durante il periodo natalizio è una delle aree della città dedicata ai mercatini, tuttavia l'urbanizzazione moderna la rende meno turistica.La piazza termina con la statua equestre di San Venceslao, patrono della Boemia, e sullo sfondo il Museo Nazionale.
Percorrendo il lungo fiume dal quale è possibile ammirare il bellissimo insieme del Ponte Carlo con la rocca ed il suo Castello, si giunge alla Casa Danzante, un bellissimo esempio di architettura decostruttivista, opera alla cui progettazione cooperò l'architetto Frank O. Gehry, noto anche per la realizzazione dell'edificio eclettico che ospita il museo Guggenheim di Bilbao.
Su un'altura, al di là del fiume Moldava, sorge il Castello di Praga, proprio dove nacque il primo insediamento abitativo della città.Per raggiungere il castello è consigliabile prendere il tram 32 che vi condurrà in cima alla rocca. Per rendere più agevole e piacevole la visita, è possibile effettuarla usufruendo del tour proposto dai gruppi di guide turistiche, che comprende il transfer fino al Castello in tram, la visita alla Cattedrale di San Vito ed il giro della rocca che terminerà con la passeggiata a piedi per la suggestiva via Nerudova.
Nel tempo l'assetto urbano del Castello ha subito continui cambiamenti imposti dai regnanti che vi risiedettero, quello visibile oggi è un ammodernamento che ebbe luogo durante il regno di Maria Teresa d'Austria, risalente alla metà del 1700.
San Vito è la cattedrale che domina il Castello, il cui verticalismo gotico emerge dal contesto e conferisce un aspetto suggestivo all'insieme urbano della collina. La sua costruzione durò parecchi secoli a causa dei conflitti che ebbero luogo nella capitale ceca, il risultato finale però fu grandioso!
Iniziate la visita del Castello di Praga nel primo pomeriggio per poi godere, al tramonto, della vista della città dal suo belvedere incorniciato dalle mura smerlate. Vista la particolare bellezza del luogo sarà facile trovare molti turisti puntuali all'ora del crepuscolo, appostati in qualsiasi punto della cinta muraria per riuscire a portarsi a casa un romantico scatto fotografico.
Curiosa è la storia legata a Via Nerudova, una pittoresca strada che collega il Castello al centro città, il cui nome vi farà sicuramente tornare alla mente qualcosa... La via fu dedicata ad uno scrittore ceco della metà dell' '800, Jan Neruda, che ivi abitò. Lo scrittore cileno Neftail Reyes Basoalto, il cui nome anagrafico vi dirà ben poco, scelse lo pseudonimo di Pablo Beruda, con il quale è notoriamente conosciuto, proprio in omaggio allo crittore ceco.
Prima di concludere il racconto sulla mia vacanza a Praga vi lascio alcuni consigli gastronomici. I prodotti tipici che un visitatore straniero deve assaggiare a Praga sono: la birra locale, il prosciutto, il goulash e le zuppe servite nel pane.Durante il periodo natalizio è possibile pranzare e cenare presso gli stand gastronomici dei mercatini che offrono del buon cibo tradizionale a prezzi modici. Tantissimi sono i ristoranti in città ed è possibile incappare in fregature, ma è sufficiente attenersi alle recensioni che si trovano online. Se pianificate la vostra vacanza a Praga in occasione del ponte dell'8 dicembre, ricordatevi che i praghesi festeggiano San Nicola e la sera del 6 dicembre è praticamente impossibile trovare posto nei ristoranti, soprattutto in quelli segnalati per la loro ottima cucina, pertanto è consigliato prenotare in netto anticipo il locale dove si desidererà cenare.Un ristorante che vi consiglio assolutamente di provare è il Restaurace Mlejnice, poco distante dalla piazza della città vecchia, dove potrete togliervi la voglia di prosciutto e di goulash, ottimi anche gli altri piatti preparati con cura e con materie prime di qualità.Per quanto riguarda le birrerie - ahimè - sono la persona meno indicata nel darvi consigli, in quanto non bevo birra, tuttavia so che ci sono storici birrifici dove effettuano anche la degustazione di varie tipologie di birra.
Il mio racconto sulla vacanza a Praga si conclude qui. Vi lascio con un fotogramma del manifesto del Museo del Comunismo che credo desideri esprimere il sentimento dei praghesi nei confronti dell'era comunista e del regime totalitario, un lungo periodo di proibizioni che terminò con la caduta del Muro di Berlino nel 1989.
Un bacio e alla prossima!!Enza
P.S. Scusate la lunga latitanza ma è un periodo piuttosto impegnativo, spero di parlarvene presto....