Cari lettori, oggi vi presento una nuova collaborazione che si va ad aggiungere alle altre del blog; non si tratta di un romanzo, ma di una biografia; una vera e propria riscoperta che ho potuto leggere ed apprezzare grazie alla Casa Editrice Flower-ed: Tre anime luminose fra le nebbie nordiche. Le sorelle Brontë di Giorgina Sonnino, edito per la prima volta nel lontano 1903 e oggi riproposto nella collana Windy Moors del suddetto Editore che si propone di portare alla nostra attenzione quei testi caduti nel dimenticatoio e riguardanti l’età vittoriana. Il saggio in questione rappresenta un documento prezioso soprattutto per il pubblico italiano interessato alle famose sorelle scrittrici dello Yorkshire, in quanto rappresenta la primissima biografia in lingua italiana scritta quando gli studi intorno alle tre sorelle Brontë erano prettamente in lingua inglese. Il testo narra, attraverso quattro tappe, quella che fu la vita di Charlotte, Emily ed Anne Brontë partendo dalla loro infanzia e formazione nella selvaggia e isolata brughiera circostante Haworth. Conosciamo i loro sogni d’indipendenza e i caratteri delle tre sorelle, tanto diverse l’una dall’altra quanto unite; la loro passione comune per le storie e per la scrittura; la figura del padre, il reverendo Patrick Brontë; del fratello Branwell; il viaggio che Charlotte fece a Bruxelles con la speranza di acquisire una formazione adeguata per aprire una scuola propria una volta tornata in Inghilterra; i vari lutti che colpirono e segnarono per sempre la famiglia; i rapporti con gli editori e le travagliate vicende delle loro prime opere; il successo che Jane Eyre portò alla sua autrice.Tutti questi punti sono sapientemente documentati e ricchi di aneddoti, presenti attraverso stralci delle lettere dei protagonisti, e più avanti, quando Charlotte ebbe la sua fama, per mezzo delle dichiarazioni di critici e letterati del suo tempo che la conobbero o furono tra i primi a leggere le sue opere. Ciò dà a questa biografia uno stampo storico. Sebbene il saggio della Sonnino riguardi prevalentemente la figura di Charlotte Brontë e la ritragga con assoluta fedeltà, personalmente il suo discorrere in merito all’autrice di Jane Eyre non mi ha impressionata particolarmente, non mi ha quasi mai emozionata davvero come, al contrario, ricordo mi accadde leggendo La vita di Charlotte Brontë di Elizabeth Gaskell, malgrado le ragioni siano forse tra le più ovvie e riconducibili alla conoscenza diretta tra le due suddette autrici e all'affetto che le univa. La biografia della Sonnino è riuscita invece a catturarmi nei capitoli che, nella seconda parte, dedica a Emily Brontë (probabilmente la sua favorita). Si tratta di un approfondimento che mette in evidenza lo spirito forte, non curante dei rapporti sociali, amante della natura e degli animali, che appartenne a Emily e a Emily soltanto; il suo ingegno non comune, la cupa potenza della sua mente originale; la sua passione per la poesia, che l’accompagnò sempre. Ciò è delineato egregiamente dall’autrice addirittura in un confronto di caratteri, di stile e di applicazione alla scrittura tra Charlotte ed Emily. La prima affascinata dallo studio del francese e aperta al desiderio di conoscenza che la porta a dire di avere "un così forte desiderio di un paio d’ali"; la seconda ammaliata dal romanticismo tedesco che spiega le influenze di Cime Tempestose, e chiusa volontariamente nell'immensità della sua brughiera.
L'edizione del 1903
Magazine Libri
Tre anime luminose fra le nebbie nordiche. Le sorelle Brontë
Creato il 26 ottobre 2015 da Antoschu @antoschu
"Ma essa con gli occhi rivolti ai suoi moors, ricordava le lezioni ivi imparate, che tutto si trasforma e nulla si perde in natura, ed era convinta che ciò che è morte nell'individuo, è vita nell'universo."
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