Magazine Media e Comunicazione

Tre domande (più una) su come impostare un lavoro di community engagement per un giornale

Creato il 24 luglio 2014 da Pedroelrey

Quello dei com­menti online è un tema che genera da oltre dieci anni pareri oppo­sti e discus­sioni infi­nite. Rara­mente i gior­nali dimo­strano di usarli pen­sando che siano dav­vero una risorsa per gene­rare coin­vol­gi­mento con i let­tori. Spesso, molto spesso, i com­menti ven­gono lasciati a se stessi, non ven­gono gestiti per poi sor­pren­dersi che il livello della discus­sione è degenerato.

Alcune testate hanno deciso di non fare più uso dei com­menti agli arti­coli per­ché fonte di con­ti­nue pole­mi­che e troll. Ma anche quelli nelle loro pagine social, Face­book in pri­mis, in molti casi, non hanno una sorte migliore visto che, anche lì altret­tanto spesso, nes­suno si pre­oc­cupa di curarli e mode­rarli (la “serie” social media mar­ke­ting de ‘noan­tri che abbiamo pub­bli­cato è solo un esem­pio di quello che troppo di fre­quente avviene). Credo che sia super­fluo dire che se non si è dispo­sti a inve­stire tempo e risorse nel curarli e mode­rarli sia inu­tile con­ti­nuare a usarli.

Eppure il valore di un sito, la sua tenuta eco­no­mica, dipen­derà sem­pre più oltre che dai numeri di pagine viste anche (soprat­tutto) dalla qua­lità delle rela­zioni gene­rate dai let­tori, dal loro reale coin­vol­gi­mento e par­te­ci­pa­zione. Per­ché in momento in cui il traf­fico online è sem­pre più gene­rato da bot e le page­view gon­fiate da truc­chetti vari, anche per un inve­sti­tore pub­bli­ci­ta­rio sarà sem­pre più impor­tante capire quanto l’audience di un sito sia com­po­sta da per­sone reali che vedono in quel sito un luogo dove con­di­vi­dere con gli altri let­tori con­te­nuti e idee, dove con­fron­tarsi con gli autori degli arti­coli, leg­gere le new­slet­ter inviate, par­te­ci­pare agli eventi pub­blici organizzati.

Quindi, pos­siamo anche fare a meno di una sezione “com­menti” nel nostro sito ma l’interazione con i let­tori è comun­que neces­sa­ria per la soprav­vi­venza anche eco­no­mica e ha neces­sità comun­que di inve­sti­menti in tempo e risorse. Su que­sto tema ha scritto un bell’articolo Anne­ma­rie Doo­ling (gior­na­li­sta e com­mu­nity mana­ger) dal titolo espli­ca­tivo Close your com­ments; Build a com­mu­nity pub­bli­cato da Medium.

Ne con­si­glio la let­tura ed ne estra­polo un pic­cola parte dove la Doo­ling pone tre domande fon­da­men­tali per impo­stare una stra­te­gia di com­mu­nity enga­ge­ment e inte­ra­zione con i let­tori. Mi sem­brano ottime nella loro sem­pli­cità, e credo che se appun­tate su un foglio pos­sano dav­vero rap­pre­sen­tare un buon punto di par­tenza per costruire un piano di lavoro. Eccole:

#1 «Quale tipo­lo­gia di coin­vol­gi­mento dei let­tori è più utile per la mia pub­bli­ca­zione e come posso tra­durla in qual­cosa che loro pos­sono fare concretamente?»

#2 «Quali sono i punti essen­ziali della discus­sione che vogliamo affron­tare e dove sono le per­sone che già stanno discu­tendo di que­sti stessi argomenti?»

#3 «Come fac­ciamo a far sen­tire dav­vero coin­volti i let­tori in quello che rac­con­tiamo? Cosa potreb­bero fare i let­tori se si sen­tis­sero ancora più coinvolti?»

Ne aggiungo io una quarta che pro­ba­bil­mente sin­te­tizza alcune di quelle poste da Annamarie:

«Cosa siamo dispo­sti a fare noi per i nostri let­tori affin­ché ci vedano come una risorsa con­creta in quello che fanno nella loro vita di cittadini?»

Bonus track: su com­mu­nity enga­ge­ment nei gior­nali ho pre­pa­rato, un po’ di tempo fa, que­ste slide per un mio work­shop, spero pos­siate tro­varci un po’ di altri spunti inte­res­santi:  Gior­nali, gior­na­li­sti e comu­nità di riferimento


Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :