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Tre Fontane, la luce in fondo al tunnel

Creato il 21 ottobre 2011 da Ilgrillotalpa @IlGrillotalpa

Francesco Volpe per il Corriere dello Sport

ROMA – Chissà che la data non porti bene. Oggi è il 21 Ottobre, il compleanno della Rugby Roma. Che purtroppo da due mesi non è più. Scomparsa, cancellata dai ruoli federali, devastata dalla gestione di Paolo Abbondanza e dall’incapacità dei dirigenti a cui si era affidato. Dieci milioni e mezzo di euro spesi in sette anni per lasciare un
deserto. Sparita la società, dissolta la squadra, in rovina le Tre Fontane, dove
qualcuno s’è portato via anche le foto e le coppe. Le testimonianze di 80 anni di storia.
Da allora si è cercato invano di mettere ordine tra chi ambisce a raccogliere le spoglie della tradizione e chi, magari, solo a gestire un impianto di lusso come quello dell’Eur.
SVOLTA – Mercoledì sera il Comune (proprietario dell impianto) e il Coni (che lo ha in gestione fino al 30 giugno) hanno finalmente deciso di fare la voce grossa. Hanno riunito attorno ad un tavolo le quattro realtà coinvolte e dettato un’ipotesi di accordo.
Gli avvocati della Coni Servizi sono stati incaricati di redigere lo statuto della nuova società, probabilmente una s.r.l., che avrà in concessione le Tre Fontane fino al 30
giugno 2011. «La struttura societaria – si legge in un comunicato del Comune – vedrà un Consiglio direttivo o Comitato di gestione composto da sei membri: tre espressi dalla Nuova Rugby Roma e uno a testa da “Rugby e altro”, Porta Portese Rugby
Roma 2000 e Cavalieri (gli Old bianconeri, ndr)».
Per la carica di presidente, rigorosamente super partes, è stato contattato Franco Gargiulo, ex azzurro e patron della Rugby Roma dal 1986 al 1988. «Sono a completa
disposizione – assicura l’ex capitano bianconero, 70 anni – Quello che conta è far rinascere la Rugby Roma».
TEMPO SCADUTO – Il nodo, in realtà, è sempre stata la composizione della nuova
società, perché fortunatamente i giocatori ci sono. La Nuova Rugby Roma di
Roberto Barilari, saltando dall’impianto del Corviale a quello di Ponte Marconi, sta disputando regolarmente i campionati elite con l’U.14, l’U.16 e l’U.20 e porta avanti l’atttività di minirugby. Il numero dei tesserati, eroso dall’incertezza estiva, si
aggira sulle 220 unità. La Rugby Roma 2000, dal canto suo, sta giocando la serie C e l’U.20 tra il Corviale e il Campo degli Acquedotti, all’Appio. Ci sono dunque tutti gli elementi per ripartire.


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