Eduardo Lubrano per Repubblica.it
Sembrava che l’impianto del Tre Fontane venisse finalmente assegnato al rugby giovanile. L’ultima riunione con la Coni servizi aveva infatti stabilito che le due maggiori pretendenti alla gestione dell’impianto dell’Eur che dal 1969 serve lo sport della palla ovale romano, si riunissero al più presto in una società sportiva con un presidente neutrale e un consiglio che rappresentasse equamente la Nuova Rugby Roma e la Rugby e Altro (…)
Invece alla riunione davanti al notaio i rappresentanti di Rugby e Altro non si sono presentati facendo così saltare l’accordo. Non solo: hanno chiesto di avere il 52 per cento della società, di imporre l’imprenditore dell’editoria Gabriele Caccamo come presidente, di tenersi due campi (per cinquanta tesserati) e destinarne uno alla Nuova Rugby Roma (250 giovani).
A questo punto la Coni servizi, che a giugno lascerà la gestione dell’impianto a Roma Capitale che ne è il proprietario, ha deciso che non si può continuare così e ha stabilito di indire un bando (sarà pronto la settimana prossima) per l’assegnazione dell’impianto. Un bando che ovviamente a questo punto non riguarderà solo il rugby: chi lo vincerà gestirà l’impianto e chi volesse accampare diritti per giocare a rugby dovrà parlare con i nuovi gestori, siano essi una società di calcio, di basket o di qualsiasi altra natura. (…)