
Da giovedì 25 a sabato 27 settembre con il progetto ‘La città Dentro San Lorenzo - St’o Aperta’ ideato per l’Estate Fiorentina 2014 Sant'Orsola e l'intero rione di san Lorenzo saranno invase da installazioni, esposizioni, reading, musica e performance allo scopo soprattutto di innescare "una vitalità permanente e possa essere il lancio per una trasformazione finalmente certa del complesso", come ha sottolineato l'assessora Meucci nel presentare l'iniziativa. Una trasformazione che promette e prevede una molteplicità di destinazioni, culturali, sportive, educative e di attrezzature pubbliche che possono far diventare Sant’Orsola un luogo utile e rivitalizzante anche per il contesto in cui è immerso. "Oggi ci troviamo a un bivio perché si sta chiudendo il bando della Provincia di Firenze per il recupero e la ristrutturazione di Sant’Orsola – ha detto fra l'altro Meucci –, ci auguriamo che questo bivio diventi una strada dritta verso la soluzione con la presentazione di proposte che possano essere valutate e portare finalmente alla riqualificazione del complesso e con grandi ricadute positive per una parte della città che sta molto a cuore a questa Amministrazione”.
Il viaggio inizia alle 16 del 25 settembre in piazza San Lorenzo (La città s’incontra in San Lorenzo) con una piccola cerimonia che coniuga passato e futuro, mentre un gruppo di musicisti introduce i partecipanti dentro il popoloso rione (La città si muove in San Lorenzo), dove alle 17 - insieme a Collodi e Pratolini - farà sosta al Mercato Centrale, per arrivare alle 18 a Sant'Orsola e, sulle note di un violino e un violoncello, aprire le porte (St’O aperta).

Il progetto abbraccia tutto il quartiere con incursioni e reading spontanei nei principali esercizi commerciali di San Lorenzo, e una sezione INTORN_OFF costituita da una rete di eventi in altri spazi del quartiere.
Sant’Orsola è stato fondato nel 1309 come convento femminile collegato alla chiesa di San Lorenzo. Alcuni studi rivelano che Lisa Gherardini - la Gioconda - vi fu sepolta. Nel diciannovesimo secolo il convento è stato soppresso ed è diventato negli anni: manifattura tabacchi, ricovero per sfrattati, aula per l’Università, sede di uffici. Solo dopo questi passaggi, interviene la Guardia di Finanza che, esaltata dalla bellezza del luogo, decide di trasferirvisi e inizia i lavori di ristrutturazione, nel 1985. Ma i finanzieri scoprono solo dopo che quel posto non è adatto alle loro esigenze, e lasciano perdere.
Seguono anni in cui Sant’Orsola, essendo diventato bene demaniale negli anni ’80, prima del brillante intervento della Guardia di Finanza, ed essendo incastrato nella ragnatela della burocrazia italiana, sempre in agguato, si degrada pesantemente.
Ultimo tentativo di metterlo al centro dell'attenzione, l'installazione di Vaclav Pisvejc, l'artista ceco nel 2012 che ha iniziato a ricoprire i muri del Sant'Orsola di banconote facsimile. Ci sono volute tra incursioni sulle pareti del complesso di via Guelfa.
Pao. Ma.