Il fottuto profumo della carta.
Questo post è dedicato a tutti voi, feticisti della malora.
Battute a parte, esistono effettivamente dei libri che è preferibile avere in formato tradizionale. Vuoi perché sono da collezione, vuoi per le illustrazioni, vuoi per mostrarli agli amici, vuoi perché sono piccoli, tascabili, e magari non costano poi molto di più rispetto alle loro versioni digitali.
Visto che si avvicina il compleanno di Gesù Cristo (cit.), vi segnalo tre titoli – invero molto diversi tra loro – che potete mettere in wishlist, oppure da regalare agli amici, facendo così una gran bella figura senza spendere un patrimonio in altre inutili sciocchezze (dico: avete mai visto la quantità di porcherie costose che espongono i mercatini di Natale?).
Se invece avete amici che non leggono, io vi posso solo consigliare di cambiarli, e anche alla svelta. Ma non polemizziamo e veniamo a noi.
Dunque, prendete carta e penna: si parte.
La Nave di Teseo
di J.J. Abrams e Doug Dorst
Editore: Rizzoli
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Una giovane bibliotecaria trova per caso un libro lasciato fuori posto da uno sconosciuto: un lettore intrigato, rapito dalla storia e dal suo misterioso autore, come rivelano le note che ha appuntato a margine. Lei gli risponderà con note di suo pugno, dando inizio a un singolare dialogo che li condurrà insieme in un mondo sconosciuto.
IL LIBRO: La nave di Teseo, l’ultimo, discusso romanzo di V.M. Straka – autore prolifico quanto enigmatico – nel quale un uomo senza passato viene rapito e imbarcato a forza su una strana nave dal terrificante equipaggio e lanciato verso i pericoli di una missione ignota.
L’AUTORE: Straka, oscuro e discusso protagonista di uno dei più grandi misteri del mondo; rivoluzionario di cui nulla si conosce se non le parole che ha scritto e le teorie elaborate sul suo conto.
I LETTORI: Eric e Jennifer, un ricercatore e una studentessa indietro con gli esami, entrambi chiamati a scelte cruciali per capire chi sono e cosa vogliono diventare, e quanto saranno in grado di mettere le proprie passioni, ferite, paure l’uno nelle mani dell’altro.
Il debutto libresco del famoso regista J.J. Abrams non poteva che avvenire in grande stile, con questo metalibro ricco di fotografie, appunti, mappe disegnate su pezzi di carta di fortuna. Un ricco corollario grafico a sostegno di un libro multimediale, tutto da scoprire. Oserei dire in puro stile Lost.
Se non siete ancora convinti a sborsare 30 euro per questo gioiellino, guardate il booktrailer e poi sappiatemi dire.
Steampunk Soldiers: Uniforms & Weapons from the Age of Steam
di Philip Smith, Joe McCullough, Mark Stacey
Editore: Osprey Publishing (in lingua inglese)
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Tra il 1887 e il 1895, l’esperto d’arte inglese Miles Vandercroft ha viaggiato in tutto il mondo, per disegnare e dipingere i soldati dei paesi che facevano parte del suo grand tour turistico. In questa epoca di incredibile progresso tecnologico, Vandercroft era affascinato soprattutto dalle evoluzioni dell’arte della guerra, correlate alll’aumento della tecnologia del vapore, che all’inizio della guerra civile americana aveva trasformato la concezione stessa degli eserciti e dei soldati.
Questo volume raccoglie tutte le migliori illustrazioni di Vandercroft, comprensive dei suoi commenti sulle unità militari che man mano ha avuto modo di esaminare da vicino. Si tratta di una guida pittorica unica per qualità e accuratezza, nonché un importante saggio storico sulla varietà di armi e attrezzature a vapore che abbondava nei giorni precedenti alla Grande Guerra.
Ottimo e spettacolare “atlante immaginario” dello steampunk, questo raffinato volume pubblicato dalla Osprey offre un gran numero di concept art di soldati e mezzi di un ipotetico fine ‘800 governato dalla rivoluzione tecnologica “al vapore”.
Il libro, un must have per tutti gli appassionati di steampunk, è un vero e proprio volume d’arte che esamina i soldati di élite di Gran Bretagna, Repubblica francese, Impero tedesco, Impero di tutte le Russie, Austria-Ungheria, Unione, Confederazione, Regno d’Italia, Giappone. Ma anche delle Potenze Minori: Balcani, Europa meridionale, Europa del Nord Europa, Americhe, Asia.
Internet Apocalypse
di Wayne Gladstone
Editore: Multyplayer.it
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Il World Wide Web è scomparso.
Nessuno – nemmeno il Presidente degli Stati Uniti – è in grado di trovare un segnale Wi-Fi e accedere alla Rete. La gente va nel panico, l’economia si paralizza e il mondo scivola lentamente nel caos. L’apocalisse di Internet ha avuto inizio. Per Gladstone, disilluso impiegato newyorkese, è un duro colpo che arriva poco dopo la perdita della moglie: niente più Facebook, niente più Twitter, niente più pornografia online…ma la vita va avanti e i cittadini di New York trovano presto nuovi e bizzarri metodi per intrattenersi anche offline. L’economia precipita ulteriormente e il governo passa una legge draconiana: il NET Recovery Act.
Tuttavia gira voce che qualcuno tra i grattacieli della Grande Mela sia ancora on line; ma chi ha rubato Internet e per quale motivo? Gladstone inizia allora le sue ricerche assieme a due compagni di viaggio: il suo amico di chat e blogger immaturo Tobey e la sensuale streepper Oz. Nel tentativo di scoprire da dove arrivi l’ultimo segnale wi-fi il trio si imbatte in un pittoresco viaggio, ritrovandosi alle prese con le minacce terroristiche di Anonymous in esclusivi club a luci rosse, incredibili profezie e zombie in astinenza da web. Ci vorrebbe un Messia per restituire Internet all’umanità…Ma Gladstone sarà all’altezza del compito?
Questo spassoso romanzo, fantascienza contemporanea ricca di ironia e di critica sociale, mi ha ricordato un mix tra i film di Simon Pegg ed Edgard Wright, i migliori libri di Chuck Palahniuk e una storia di zombie apocalypse ma senza gli zombie (tranne quelli resi tali dall’astinenza dal Web).
La storia narrata da Gladstone è divertente e può piacere trasversalmente agli appassionati di fantascienza e ai profani. Non è eccessivamente lungo (175 pagine) e rappresenta la lettura perfetta per la sera del 25, quando sarete satolli sotto l’albero, in cerca di qualcosa di rilassante che non sia la tombolata con la nonna.
Consiglio la versione cartacea (anche se esiste anche l’ebook) per coerenza con la trama del romanzo. Un po’ di immedesimazione, giusto? ;)
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(A.G. – Follow me on Twitter)
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