Magazine Lifestyle

Tre libri per un mese

Creato il 31 luglio 2012 da Siboney2046 @siboney2046
design delle ideeCreditsIn controtendenza rispetto al mondo del web e della spiaggia, in questo appuntamento di Tre libri per un mese non vi consiglierò Cinquanta sfumature di grigio che non ho letto e non intendo leggere, specialmente dopo questo post esplicativo di Inutile (le citazioni dal libro sono talmente aberranti che i miei occhi si rifiutano anche di cercare su google un’altra recensione). Non sono mai stata dell’idea che esistano libri ‘da spiaggia’, o meglio, non mi sono mai preoccupata di distinguere questi dagli altri: mi piacciono i libri che fanno pensare, che lasciano un segno, che riempiono di poesia le mie giornate nell’ora in cui vado a dormire.
A confermare la controtendenza di questo post è il fil rouge dei libri che vi propongo che sintetizzo in questo sottotitolo.ORRORI DA NON DIMENTICARECome ho detto più volte io amo leggere romanzi e leggo pressoché solo quelli: i saggi mi annoiano e soprattutto non mi rilassano. La fortuna della letteratura è che anche attraverso i romanzi può raccontare la scienza, la storia, la vita, e lo fa nel modo a me più congeniale, ovvero attraverso le vicende di personaggi, reali o fittizi che siano, inducendomi ad un processo di mimesi personalmente molto più coinvolgente, ed efficace di un qualsiasi trattato. Per questo motivo preferisco indagare la Storia attraverso i romanzi: solo così, attraverso le vite di persone quasi reali, riesco a capire davvero la tragedia e la contemporaneità di istanti lontani nel tempo.Il profumo delle foglie di limonedi Clara Sanchez
2009
Il-profumo-delle-foglie-di-limoneE’ la storia di Sandra, in fuga da una vita che non capisce più, e di Juliàn, sopravvissuto al campo di sterminio di Mauthausen, che si ritrovano uniti nello smascherare due amabili e all’apparenza gentili vecchietti, Friedrik e Karin, ex feroci nazisti, ed il loro clan filo-hitleriano che si nascondono nella ridente località balneare di Costa Blanca.  Interessante l’espediente narrativo di raccontare la vicenda attraverso le due voci dei protagonisti: ogni episodio ha una doppia visione, quella fiduciosa di Sandra e quella smaliziata di Juliàn. Pensare alla vita serena e goduta di questi feroci aguzzini scampati alla giustizia umana ed etica è un vero colpo allo stomaco ma al contempo è un monito a ricordare che il lato oscuro dell’uomo e delle sue azioni non è solo un ricordo del passato.La masseria delle allodole
di Antonia Arslan
2004
La masseria delle allodoleQuesto romanzo racconta il genocidio degli armeni in Anatolia avvenuto nel 1914 attraverso la toccante storia di una famiglia armena che, cercando di sfuggire ai rastrellamenti di massa da parte del governo turco, si rifugia nella casa in campagna, la bellissima masseria delle allodole, dove, tuttavia, vengono sorpresi da milizie turche che ferocemente sterminano gli uomini della famiglia e costringono le donne ad un drammatico esodo verso Aleppo, fra stupri ed uccisioni di massa. Un libro crudo, che lascia poco spazio all’immaginazione e che traccia un realistico dipinto di uno dei capitoli più bui della nostra storia; una vicenda inventata, certo, ma tracciata sulla storia di moltissime famiglie i cui sopravvissuti devono solo ringraziare la straordinaria forza d’animo delle donne armene.Il ministero dei casi specialidi Nathan Englander
2007
Il ministero dei casi specialiLa vicenda è ambientata durante la dittatura militare in Argentina alla fine degli anni settanta, il periodo tristemente famoso per i desaparecidos. E nell’immensa moltitudine di vittime scomparse senza traccia c’è anche Pato, figlio di Kiddish, un profanatore di tombe per professione, e sua moglie Lilian, entrambi ebrei. Qualcosa di grottesco ed ironico solca le pagine della storia: Kiddish viene ripagato per la sua prestazione con un intervento al naso per lui e per sua moglie da un influente chirurgo plastico che vuole cancellare le sue non certo nobili origini. E così i due genitori si ritrovano senza figlio e senza naso, quel naso che era proprio il simbolo della loro famiglia. Il dolore dei genitori è davvero struggente, specie quello di Lilian che si sente colpevole per aver cancellato, con la rinoplastica, anche l’ultimo segno vivente di suo figlio. Un storia di angoscia e disperazione raccontata insolitamente e davvero brillantemente.Avete qualche libro da consigliarmi?

Potrebbero interessarti anche :

Ritornare alla prima pagina di Logo Paperblog

Possono interessarti anche questi articoli :

Magazines