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tre piccoli capolavori

Creato il 25 ottobre 2013 da Verdeacqua @verde_acqua

Parliamo d'altro?
Parliamo d'altro.

Il mondo dell'editoria per l'infanzia è davvero variegato se si lascia da parte tutto ciò che è puramente commerciale (anche l'editoria deve mangiare, basta non fare indigestione) e Peppa Pig (che io comunque ringrazio sempre. Tra l'altro, se ve lo siete persi, fatevi due risate leggendo qui, io me le sono fatte di gusto!).
Dicevo, l'offerta è davvero ampia e ci sono alcune chicche meravigliose.
Quando si legge un buon libro per bambini c'è sempre molto per i genitori. Del resto i libri li scrivono i grandi. Quelli bravi sanno tornare bambini con l'esperienza del grande.
E siccome oggi è venerdì e da troppo tempo non partecipo all'iniziativa di homemademamma, per parlare d'altro che non sia come sto ( sto, punto.), vi propongo i migliori libri per piccoli (e quindi per grandi) che amiamo leggere nell'ultimo periodo:

OH COM'E' BELLA PANAMA!

(Janosh - ed. Kalandraka)

tre piccoli capolavori

E' la storia di Orso e Tigre che vivevano laggiù, vicino al fiume. Il piccolo Orso andava tutti i giorni a pesca e la piccola Tigre andava nel bosco a raccogliere funghi. E sono amici, tanto.
Finchè un giorno trovano il profumo delle banane e decidono di partire. Per Panama. Non ci sono mai stati ma è il paese dei loro sogni.
"Che bello avere un amico che sa costruire una capanna per ripararsi dalla pioggia. Così non si ha paura di niente."
E durante il viaggio incontrano un sacco di nuovi amici, che vivono proprio laggiù. " Perchè se si va sempre a sinistra dove si arriva? Giusto, al punto di partenza."
E così ritornano alla loro casa, non la riconoscono, loro sono a Panama adesso. Perchè il viaggio l'hanno vissuto e sono felici di essere arrivati a destinazione.

tre piccoli capolavori

"Sarebbe stato meglio se fossero rimasti lì, risparmiandosi il lungo viaggio?
Ma no! Perchè non avrebbero incontrato la volpe e nemmeno la cornacchia. E non avrebbero mai conosciuto la lepre e il riccio. (e qui mio figlio aggiunge il topo e la mucca, perchè gli autori se ne sono dimenticati - ndr) E soprattutto non avrebbero mai scoperto quanto sia comodo un divano morbido morbido."

Questo è in assoluto il mio preferito. Del resto cerco la mia Panama da sempre. E forse dovrei solo vivermi il viaggio.


LA LEGGEREZZA PERDUTA
(Cristina Bellemo e Alicia Baldan - ed. Topipittori)

tre piccoli capolavori

"C'era una volta, tanto tempo fa, un castello. Un castello di quelli che c'erano una volta, per l'appunto."
Aveva il ponte levatoio e le torri ma se lo guardi bene non è come gli altri: è appoggiato su una nuvola. Da sempre.
Con il passare del tempo il castello si era riempito di cose fino a diventare molto pesante, pesantissimo.
Rischiava di bucare la nuvola e precipitare.
Allora il re trova la soluzione: bisogna liberarsi del superfluo. E lui per primo si toglie la corona. E cos'è il superfluo? Se ci pensate è un concetto tanto interessante quanto difficile per un bambino dei giorni nostri. E' qualcosa di non strettamente necessario. Ancora troppo difficile.
Qualcosa di inutile. Ecco, meglio.

tre piccoli capolavori

E allora tutti cominciarono a liberarsi del superfluo. "chi buttò la macchina per grattarsi la schiena mentre guardava la tv, chi buttò il frullatore per montarsi la testa, chi buttò la bambola per gonfiarsi d'orgoglio, chi buttò la pressa per stendere le rughe e chi buttò il forno che sfornava dolci parole per far colpo sulle ragazze. Chi buttò i giochi egoisti che volevano giocarsi da soli,[...], chi buttò gli elenchi troppo lunghi, come quello che sto facendo io"...
Qualcuno preso dalla paura di precipitare buttò via senza pensarci anche sogni e amori, pensieri e desideri, che in realtà sono leggeri leggeri, e buttarli via non serve a niente.
I più coraggiosi buttarono via la rabbia e i musi lunghi, le sfide e le spade.
Il castello si salvò, tornò leggero e con tutto quello che era stato buttato venne aperto, su un'altra nuvola, il Museo del Superfluo.
Geniale.

L'autrice dedica il suo libro " alla leggerezza che vado sempre cercando".
E siamo in due...

UNA ZUPPA DI SASSO
(Anais Vaugelade - ed. Babalibri)

tre piccoli capolavori

Babalibri è un'editore che amo molto. Hanno da poco pubblicato i loro titoli più famosi in un'edizione super economica (5,80€), tra cui c'è questo, un piccolo capolavoro con disegni semplici e dai colori allegri ma non accecanti, con una trama ancora più semplice e quindi bella, come sanno esserlo le cose semplici.
E' notte. E' inverno. Un vecchio lupo si avvicina al villaggio dove vivono gli animali. Bussa alla porta della gallina e le chiede il permesso di preparare una zuppa di sasso. Ha con sé infatti una grossa pietra. E' un lupo senza denti e non fa paura, è solo un vecchio lupo.

tre piccoli capolavori

Chiede alla gallina un pentolone d'acqua da mettere sul fuoco per il suo sasso. La gallina chiede se si può aggiungere un pò di sedano. Ovviamente sì! Poi arriva il maiale, preoccupato per aver visto un lupo entrare dalla gallina, che propone di aggiungere anche una zucchina. Poi arrivano tutti gli altri animali che vivevano nel villaggio e ognuno aggiunge un ingrediente. Alla fine la zuppa risulterà buonissima e tutti se la gustano felici di essere in compagnia.
Poi il lupo si alza, riprende il suo sasso dal pentolone (perchè "non è ancora cotto"), saluta e se ne va.
Stop. Semplicissimo. Bello proprio così.

questo post partecipa ai Venerdì del Libro di Homemademamma


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