Alba
Piccola notte ferma aspetta un suono
forse un respiro, un alito di foglia.
Ecco un chiarore cinerino arriva
ricarica i colori alla campagna,
un cane abbaia, tutto un po’ si muove.
Il respiro ritorna regolare
mentre ti guardo addormentato e aspetto
la vita nei tuoi occhi,
la mia pace.
Zagara tardiva
Buon matrimonio, signora mia.
Si lasci pure andare e chiuda gli occhi:
si ripensi a venti anni, combattente.
Nell’alone del sonno cerchi poi
i sorrisi degli uomini che ha amato,
sulla pelle le impronte ad una ad una
dei polpastrelli che l’hanno accarezzata,
le schegge che ha lasciato la passione
la forza degli odori che lei sa.
Condensi questa nebbia di ricordi
e sposi tutti loro, tutti assieme.
Sarà la festa del suo nubilato.
Palla d’amore
Verrà il tempo in cui
i baci che non abbiamo dato,
le parole che sono rimaste mute,
gli abbracci non ci siamo scambiati,
si leveranno dal limbo dei non nati
e si compatteranno
per non andare persi
e uniti, stretti,
palla d’amore,
colpiranno.
Ida Campagnola è una poetessa milanese vivente. Ha pubblicato nel 2013 “Pinne remiganti”
http://ilmiolibro.kataweb.it/community.asp?id=16818