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Tre punti chiave contro le stragi in mare degli emigranti

Creato il 24 settembre 2015 da Sviluppofelice @sviluppofelice

Il documento  24-9-2015 di Tareke Brhane e Comitato 3 Ottobre

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L’8 luglio scorso una e-mail di Tareke Brhane dava notizia della costituzione del Comitato 3 Ottobre per combattere le morti in mare degli emigranti. Aggiorneremo i lettori sugli sviluppi dell’iniziativa

Tre idee chiave, tre obiettivi fondamentali, per fare in modo che non si verifichino più, in futuro, stragi in mare. Ecco a cosa sto lavorando in questo periodo:

  1. Il Regolamento di Dublino non funziona. Tutti e 28 i Paesi dell’Unione europea dovrebbero garantire l’accesso alla procedura di richiesta d’asilo. Alcuni di questi, come la Grecia, non hanno la possibilità di farlo in questo momento e di ciò bisognerebbe tenere conto.
  1. Oggi l’unificazione delle famiglie è un’operazione molto complessa, lunga e macchinosa. La legge prevede che possano ricongiungersi solo figli o coniugi. Agli altri famigliari ciò non è concesso. I tempi andrebbero accorciati e la possibilità di ricongiungimento estesa a tutti i parenti.
  1. Il sistema di accoglienza andrebbe rivisto. Non abbiamo uno standard europeo. Non esiste, a livello comunitario, un fondo ad hoc. Bisognerebbe mettere in piedi un sistema tale per cui un Paese che accoglie e assiste i rifugiati non veda questa spesa pesare sul proprio bilancio nazionale: chi accoglie di più, naturalmente, avrebbe diritto a un budget maggiore.

Per queste ragioni, per arrivare alla realizzazione di questi punti, è importante che continuiate tutti a condividere la mia petizione, a farla girare tra i vostri amici, conoscenti e parenti.

Grazie di cuore!

Tareke


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