È contenta di sposarsi di una contentezza contagiosa, al punto che piano piano mi è nato il desiderio di sentirmi un poco parte di questa gioiosa macchina da guerra organizzativa. Volevo essere coinvolto, ma come piccolo ingranaggio, per godermi la sensazione del meccanismo d'ensamble, standomene però defilato e pronto a svitarmela via alla prima seccatura.
Così quando l'altro giorno, incontrandoci per andare a mangiare una pizza, mi ha detto che le mancano tre lavagnette nere da scriverci col gesso, mi sono incuneato di scatto nel pertugio senza nemmeno domandare cosa cavolo debba farsene. Io, io! Mi informo io per le lavagnette! Lascia fare a me!
Subito, per dare prova di buona volontà, l'ho portata dentro un ferramenta storico di Corso Buenos Aires, per farle vedere che so dialogare con i negozianti.
Scusi, avete per caso delle lavagnette nere, come quelle che si usano a scuola?
No.
Grazie lo stesso, arrivederci.
Allora le ho spiegato che certi articoli si possono trovare nelle cartolerie. Mentre manducavamo la pizza ho chiesto i dettagli sulle misure.
Mi servirebbe grosso modo così... come un foglio A4
Ah! Come un tablet! Dai, chiedo come un tablet, così faccio il moderno anche se a me il tablet fa cagare e impressiono pure la cartolaia, che la cartolaia tipo è sempre una vecchietta di due generazioni dietro. Magari stramazza dalla paura pensando a una variante del motaba. O penserà che significa foglio nel gergo dei tipografi di Magonza. Ci faccio un figurone alla Gutenberg.
Il giorno dopo sono andato in missione. Ah, inciso. Quando si tratta di comprare qualcosa la mia disinvoltura passa inosservata al pari di una giraffa vestita da uomo in mezzo a un campo di nudisti. Però quando vado per conto terzi, mi esalto, faccio il piacione, pongo domande per lo più futili e superflue, pretendo di vedere la merce. Insomma disinibito al massimo, intanto al momento fatidico scandisco la formula magica: Grazie, è stata molto gentile, riferirò all'interessata che eventualmente si metterà in contatto con lei. Mi dia pure un biglietto da visita. Arrivederci.
Chiuso l'inciso.
Vado subito nella vicina cartoleria ed effettivamente mi imbatto in una signora tanto gentile. Le lavagnette non le ha ma le può ordinare, sentirà infatti domani il fornitore. Sono anche fortunato nei dettagli della missione.
Di che dimensione le servono? Perché quelle della Giotto sono più o meno formato A4.
Beh, sì. Penso possano andare bene, faccia conto che devono essere come un tablet.
La cartolaia ne prende atto, non sembra intimorita, ma sono convinto che sotto sotto l'ho impressionata.
Esco, e da bravo "personal lavagnetta hunter", cerco una comparazione. Mi infilo in un negozio di carta da regalo e cordami vari.
Avete delle lavagnette di ardesia?
No.
Sa, le cerco formato tablet...
No.
Sa, un tablet...
No, magari provi in un colorificio.
Entro nel colorificio vicino casa. Il colorificiaio è un tipo asciutto, professionale, preparatissimo, a domanda risponde elargendo servizio a piene mani ma avaro di sorrisi.
Meglio essere avvolgenti.
Ehm, buonasera. Sto cercando per una mia amica che si sposa tre lavagnette di ardesia. Lei le vende?
Sì. Prende subito la scaletta e da uno scaffale tira fuori due formati.
Se vuole le prendo le misure così le riferisce alla sua amica.
Sì, grazie, anche se penso andrà bene quella più piccola, come un tablet sa?
Questa è circa un foglio A4.
Sì, quella, esatto. Infatti la mia amica con le mani simulava le dimensioni di un tablet.
Come reazione ricevo un sorriso di circostanza.
Sono tanto certo che non l'ho minimamente scalfito quanto che ora mi sta schifando profondamente. Lo prendo in profonda simpatia per questo, poiché se fossi al suo posto ora io mi starei schifando da solo. È che a me piace ogni tanto recitare atteggiamenti che detesto fin nelle viscere. Solo un beato coglione può andare seriamente in giro a usare 'sto cazzo di vassoietto elettronico infestante come unità di misura, lavagnesca e ardesica per giunta!
Ritiro il fogliettino con le misure.
La mia amica, nel caso, si metterà in contatto con lei. Io per ora la saluto.
Lo saluto ed esco.
La sera stessa comunico via mail una dettagliata relazione scritta alla mia amica: misure, prezzi, telefono, indirizzi dei negozi.
Mi chatta l'indomani.
Che rapidità! Sei stato davvero efficientissimo. Grazie!
Figurati! Mi sono divertito. E poi è per te.
E poi per me vale più di cento tablet di marca prendermi un complimento dalla mia Mozzarellona Campana.
Che si sposa. E senza le tre lavagnette il matrimonio non potrebbe sicuramente riuscire ugualmente bene.
E li ho procurati io i contatti giusti per le tre lavagnette, grosse più o meno così.
Come un tablet, insomma.
Avete presente un tablet?
K.
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