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Tre volte all'alba, di Alessandro Baricco - Recensione

Creato il 19 giugno 2012 da Nicola Nicodemo
Tre volte... brutto. Ehm. Tre volte all'alba, il nuovo libro di Alessandro Baricco. Che poi, voglio dire, a novembre scorso esce 'Mr Gwyn'; non passano neppure sei mesi e, a marzo, è uscita questa raccolta di racconti... era necessario? Neanche cento pagine a 10 euro. Fosse almeno una lettura interessante. Io non c'ho capito niente. Sì, forse dovrei rileggerlo. Forse. Ma anche no. C'è un mondo di libri che mi aspetta.
L'hai letto? Cosa? Tre volte all'alba. Ah, quello? Sì, quello. E allora, ti è piaciuto? Mah. Che risposta è questa? Boh. Ti è piaciuto, sì o no? Diciamo di no.
Immaginate pagine e pagine di dialoghi del genere. Tre parole per rigo. E allora ecco che le 94 pagine (per l'esattezza!) si riducono, e ne basterebbero una sessantina. Che poi non è che ce l'ho con i racconti brevi, tutt'altro! Ma almeno non dev'essere una presa in giro. Non si possono chiedere 10 euro per questi racconti. Sarà anche bravo questo Baricco (non ho letto nessun altro dei suoi testi), venderà anche migliaia di copie, e forse per questo continuano a pubblicare un suo libro ogni sei mesi.
Ma chi sei tu per criticare Baricco? No, infatti. Sono solo un lettore che esprime un giudizio. Del resto chi scrive lo fa per piacere al lettore, o per trasmettergli qualcosa... No, no, no. Sei solo uno scribacchino frustrato che denigra il lavoro altrui. Invidioso!
Ok, passiamo al merito dei racconti. Ci sono due protagonisti, un uomo e una donna (o un ragazzo e una ragazza?) che si incontrano all'alba in tre occasioni diverse, totalmente divincolate l'una dalle altre. Fin qui ci sono, perché c'è scritto nella trama. E sembra anche un'idea carina, chissà con quali potenziali. Chissà. Le storie in sé sono semplici, la scrittura semplice, i protagonisti semplici, ritratti in quelle linee essenziali che te li fanno visualizzare giusto per un momento, ma restano languide figure di fantasmi che svaniscono dopo poco.
È tutto un gioco di sentimento e emozione. O almeno così dovrebbe essere, perché, personalmente, non mi ha lasciato granché. L'uomo che si lascia affascinare e sedurre dalla donna. Nel racconto si allude con poca efficacia al sesso. E al comportamento di questa donna che, come venuta dal nulla, si fa portare in camera e intrattiene l'uomo con le sue avances. Solo alla fine capiamo perché. In un altro racconto i protagonisti diventano un uomo e una ragazza. Un sentimento d'affetto, quasi paterno, affiora nell'uomo, che incide lo scudo protettivo con il quale la ragazza difende la propria debolezza, e la aiuta a fuggire e a salvarsi da un futuro che ella non vorrebbe; ma si rende conto solo alla fine di averla messa in guai più seri. Una donna che salva un ragazzino per restituirlo alla sua vita da adolescente, e alla fine ritrova la felicità insieme a lui e al suo ex fidanzato, e può ricostruirsi una vita.
Magari qualche amante dei libri di Baricco, potrà aiutarmi a comprendere meglio il messaggio che si nasconde dietro questi testi. Per adesso, mi sento comunque fortunato a non averlo acquistato il libro.
P.s. Ci tengo a precisare che non ce l'ho né con l'autore, né con i suoi libri. Figurarsi se m'interessa criticare qualcuno o fare cattiva pubblicità. È che certe cose mi fanno veramente incazzare.
Autore: Alessandro Baricco Editore: Feltrinelli
Anno di pubblicazione: 2012 

ISBN:
9788807019050
Prezzo di copertina: € 10


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