Il vitigno
Il Trebbiano è l'uva bianca più coltivata nella nostra penisola, con più di 60 mila ettari vitati, e viene sfruttata intensivamente anche in Francia per produrre il mosto base della distillazione del Cognac sotto il nome di Ugni Blac, dopo essere stata importata probabilmente nel cinquecento. In Italia è molto utilizzato in assemblaggio con altre uve, in quanto in purezza fornisce vini acidi, leggeri e privi di un'aromaticità di livello che possa risultare al di sopra dei semplici vini da tavola commerciali per il consumo quotidiano. Nella nostra penisola le coltivazioni di Trebbiano sono comunque superiori a quelle del Sangiovese per estensione, concentrate principalmente al centro, con presenza in più di 80 disciplinari. Il Trebbiano viene largamente coltivato per le sue altissime rese, che lo rendono un ottimo vitigno da taglio con uve ben più nobili ad apportare la struttura necessaria ad ottenere qualità nei vini. Resiste bene alle gelate grazie ad un germogliamento tardivo, e non ha particolari problemi con le avversità.
Si presenta con grandi grappoli molto lunghi che possono raggiungere i 25 centimetri, abbastanza compatti e alati. I chicchi sono di media grandezza, sferici, con colorazioni diverse a seconda della varietà, comunque gialle sfumate verso il verde o il rosa. Le concentrazioni di pruina sono nella media.
Le due regioni più importanti per il Trebbiano sono l'Abruzzo e la Romagna, mentre dal punto di vista qualitativo il migliore viene considerato il Trebbiano di Soave veneto. Ha un buon successo commerciale anche in Toscana dove viene vinificato nel Galestro.
Il Trebbiano di Romagna
In Romagna il Trebbiano è un'istituzione, con la maggior parte dei vini bianchi prodotti da questo vitigno o dal Trebbiano di Fiamma, un sottotipo dagli acini color ambra. Dal 1973 il vitigno viene protetto anche da una sua propria denominazione d'origine, sfruttata anche in provincia di Bologna. Fornisce vini di corpo leggero e molto freschi, che possono essere sfruttati in aperitivo o con piatti a base di pesce non saporito e salumi freschi.
Il Trebbiano d'Abruzzo
Il Trebbiano in Abruzzo è forse il più interessante, e nella regione viene infatti vinificato anche in purezza con discreti risultati, anche se qualcuno sospetta una confusione, a dire la verità non confermata, con Bombino Bianco. Qui il vitigno è coltivato da almeno cinque secoli, e per la sua vinificazione le rese sono limitate a 14 tonnellate per ettaro, certamente un quantità alta ma non paragonabile a quella normalmente prodotta dai vigneti.
Il Trebbiano nel mondo
Il Trebbiano viene coltivato anche in Sud Africa in quantità limitate, sempre come Ugni Blanc, per la distillazione. In Australia invece ha trovato un discreto favore del pubblico, ma non è certamente un vino da esportazione, e viene utilizzato sia in assemblaggio con il Colombard che per la distillazione, così come in California. Viene coltivato limitatamente anche in Russia, Grecia, Bulgaria e infine Portogallo con il nome di Thalia.