Magazine Ciclismo
Oggi sveglia alle 0600, colazione alle 0700, carico zaini e scarponi in macchina e via in direzione Giazza. Parcheggio al Rifugio Revolto e quindi inizia l'escursione prima prendendo il classico 109 (che io chiamo "via Mazzini della Lessinia"...) per poi lasciarlo (dopo una galleria all'incirca a quota 1660 mt) e prendere il 108b, sentiero che preferisco di gran lunga rispetto al 109. Arriviamo al Rifugio Fraccaroli dopo 2h40 circa dalla partenza, la piccola sherpa e DS sono salite regolari, brave. Dai 1800 mt a salire la temperatura era un pò più fresca ma è solo al Rifugio Fraccaroli che abbiamo dovuto vestirci veramente (dopo esserci cambiati le magliette) causa le nuvole basse e quindi un pò di pioggia in cima. Mentre Sherpa e DS si cambiano io "scalo" la...piramide di roccia di Cima Posta per la foto ricordo alla Croce e quindi le raggiungo al Rifugio.
Indossati maglione e anti pioggia fagocitiamo i panini e mentre scrivente si trangugiava una birretta alla spina, DS concludeva con un caffè d'orzo. Ripartiamo quindi prendendo in direzione Rifugio Scalorbi ma questa volta via 109 in discesa. Sosta veloce al Rifugio Scalorbi e quindi prendiamo il bel sentiero E5 che si incunea sul versante est della Valle di Revolto e ci conduce dopo alcune ore prima sul fondo del vajo e quindi sul sentiero 190 che dopo una breve salita ci riporta al Rifugio Revolto.
Alla fine sono 18 km per 1480 mt di dislivello in 5h55', per un tempo ed un percorso che fatti con una sherpa di 10 anni con il suo zaino bello pieno non sono affatto malaccio, anzi. Ora sabato prossimo altro trekking, sempre in Lessinia con destinazione il territorio vicentino. Prosegue l'addestramento e la formazione in montagna della mia piccola sherpa (senza dimenticare DS!).Alla prossima!