Negli ultimi tempi la stragrande maggioranza dei politici con le loro dichiarazioni e dei giornalisti con i loro articoli hanno affermato che Tremonti ha tenuto in ordine i conti.
Io stesso l’ho recentemente scritto nel mio blog, unitamente però ad alcune considerazioni che ora vorrei meglio precisare.
Sul fatto che siano stati tenuti in ordine i conti non c’è dubbio ed era indispensabile, in quanto in un contesto internazionale di crisi come quello che abbiamo vissuto e che in parte stiamo ancora vivendo e tenuto conto dell’elevato debito pubblico del nostro paese, secondo nel mondo dietro il Giappone, se non ci fossimo preoccupati di tenerli in ordine avremmo rischiato un tracollo economico con effetti devastanti, come sta succedendo inGrecia.
Ma a proposito di conti in ordine sorge spontanea una domanda chi li ha pagati?, la risposta purtroppo è semplice, come al solito le stesse categorie sociali, i dipendenti privati, i pensionati e i dipendenti pubblici, a cui tra l’altro sono stati bloccati gli scatti di anzianità sugli stipendi, inoltre sono stati ridotti i trasferimenti agli enti locali, Regioni, Province e Comuni, tutti questi interventi hanno colpito le fasce più deboli della società, che unitamente alla mancanza di politiche di sostegno per le famiglie, hanno ulteriormente ridotto il potere di acquisto degli Italiani e conseguentemente la domanda al consumo.
A questo proposito un amica recentemente mi ha detto: è tropo facile risanare sulle spalle delle categorie più deboli, facendo tirare la cinghia all’estremo alle famiglie, strangolando imprese e dipendenti, chiudendo la borsa a tutti è scontato che si ottenga un risparmio, questo la sa anche una massaia, non è il caso di essere economisti o professori.
Ritengo il nostro Ministro dell’economia sopravvalutato perchè non ha idee di sviluppo e il paese sotto la sua politica è peggiorato dal punto di vista economico e sociale.
A mio modesto avviso sarebbe stato il caso di intervenire diversamente, ad esempio intensificando maggiormente il recupero dell’evasione fiscale, effettuando prelevamenti sulle rendite finanziarie a partire da un certo livello, invece si è scelta la strada più semplice, quella più ingiusta, la solita.
Ora giustamente le imprese lamentano da parte del Governo la cronica mancanza di interventi per rilanciare l’economia, la riforma fiscale, il rilancio delle opere pubbliche, la semplificazione burocratica ecc. affermando che in questo modo ci sarebbero benefici ritorni sull’occupazione (ovviamente sperando che poi in seguito non delocalizzino ulteriormente altrimenti avremmo l’effetto contrario).
Ma per realizzare questo obiettivo è indispensabile reperire nuove risorse che questa volta mi auguro vivamente non vengano prelevate dalle solite categorie, che da anni stanno pagando al posto di altre che non vengono mai chiamate in causa, perchè altrimenti la situazione già grave, diventerebbe davvero insostenibile.
I cittadini prima di tutto
Pier Carlo lava