Trend Report// L’abito monospalla

Che sia drappeggiato in stile dea, più liscio e meno impegnativo in stile anni Settanta, il vestito asimmetrico, o monospalla, è da sempre sinonimo di sensualità rilassata e distesa, con una spalla nuda e l’altra arricchita di fiocchi, balze, decori che impreziosiscono una tela semplice ed essenziale.

Se Issa London gioca appunto con il drappeggio, lo sdrammatizza anche, divertendosi con abiti dai colori sgargianti e fluorescenti e proponendo la variante del “due pezzi” in fatto di vestiti, se L.AM.B. propone stampe dalle influenze tribali che ricoprono indumenti fatti di balze e adornati da nastri, Erin Fetherson preferisce la lucentezza e la linearità della seta che scivola sulla pelle, unico vezzo che concede un fiocco a far da spallina.

E poi le pompose misure oversize e monocolore di Etro, la sontuosità e la ricchezza dei materiali scelti di Gaetano Navarra, i tubini di raso fascianti e arricchiti da inserti e tulle di J.Mendel.

Anche Prabal Gurung sceglie di allinearsi ai diktat di stagione e declina il vestito asimmetrico in toni frizzanti e lucenti, quasi accecanti, al contrario di Todd Lynn che si mantiene sul naturale scegliendo colori dai toni neutri che quasi si mimetizzano con la carnagione.

Infine, l’opulenza di Zac Posen che riveste gli abiti di decori e ampiezze, maestosità e sfarzo.