Mi sono ignote le cosiddette leggi di mercato che dovrebbero funzionare pressappoco così: se c'è la domanda di un bene o una categoria di beni dovrebbe nascere l'offerta. Nella nostra piccola provincia Italia, quanto meno nel campo dei componenti e materiali per la creazione di bijoux, funziona esattamente al contrario: anche se vorresti altro ti devi accontentare (o ti accontenti) di ciò che ti offrono gli ammuffiti scaffali di qualche ingrosso.
Le "novità" che arrivano da noi sono già vecchie (vedi la moda del soutache che sta avendo una grande pubblicità in quest'ultimo periodo, spacciata per novità è in realtà in auge da diversi anni), per il cosiddetto popolo della rete già viste e straviste. Una tendenza già affermata da tempo è quella che suole definirsi Mixed Media, in voga non solo nella creazione di bijoux ma anche in altre arti manuali, come lo scrapbooking, e persino nella moda.
Mutuata dal linguaggio dell'arte, l'espressione mixed media sta ad indicare un oggetto nel quale siano utilizzati più materiali differenti. Nel caso della bigiotteria possono essere davvero i materiali più disparati olte a quelli classici (vetro, metallo, pietre semipreziose): carta, resina, tessuti, cuoio, plastica, piume, osso, materiali di recupero in genere. I materiali di recupero, destinati ad altri usi come chiavi, placchette, decorazioni in ottone dei vecchi mobili, immagini sacre, per essere utilizzati vanno modificati o alterati e questo è il motivo per cui sentirete spesso parlare di Altered Art in relazione a questi oggetti.
Qui trovate un bel tutorial che mostra la realizzazione di una collana in tessuto, cuoio, pietre e cordino.
Una bellissima rivista, Belle Armoire Jewelry, è sempre piena di bellissimi designs che fanno di questo stile e di queste tecniche il punto di forza.