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Trenta minuti di sonno per recuperare da una notte insonne

Creato il 11 febbraio 2015 da Laricercascientifica

Quanto è importante concedersi il pisolino pomeridiano? Tanto, soprattutto se la notte precedente l’abbiamo passata completamente “in bianco”. E quando parliamo di pisolino, parliamo anche solo di 30 minuti di sonno e nulla di più, ovvero il tempo necessario per potersi ricaricare il giusto ed affrontare tutti gli impegni che ancora ci attendono in giornata.

L’importanza della “pennicchella” viene esaltata da uno studio condotto presso l’Università Sorbona di Parigi che ha voluto approfondire il rapporto ormone/sonno presente all’interno di ciascun organismo. La ricerca ha coinvolto 11 persone, di età compresa tra 25 e 32 anni, invitandoli a trascorrere alcune notti con riposi alquanto irregolari. La prima notte ai volontari è stato concesso di dormire per 8 ore, la seconda notte, invece, soltanto 2 ore con la possibilità, però, di un riposino pomeridiano nel giorno seguente. Dalle analisi condotte sui partecipanti i ricercatori hanno evidenziato come le abitudini di sonno possono effettivamene condizionare i livelli ormonali presenti nell’organismo e, nello specifico, come il mancato riposo equivalga ad uno squilibrio dell’ormone norepinefrina, un neurotrasmettitore del sistema nervoso che condiziona, tra le altre cose, la frequenza del nostro battito cardiaco. Nessun problema, però, secondo i risultati della ricerca ottenuti, i livelli di concentrazione ormonali riescono facilmente a ritornare alla soglia di normalità quando ci si abbandona al pisolino pomeridiano, concedendosi anche solo 30 minuti di riposo. Se, dunque, trascorrere una notte insonne può stravolgere l’equilibrio del nostro organismo, il consiglio dei ricercatori è di non dimenticare, il giorno successivo, di “rimediare” abbandonandosi ad un riposo rapido ma effettivamente necessario.

  • Ricerca di: Università Sorbona di Parigi
  • Conclusione: Il mancato riposo può influire sui livelli di concentrazione ormonale nell’organismo

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