E finalmente dopo un anno di assenza dal Trentino… ci sono tornata! E alla grande!
Quest’anno ho realizzato per la prima volta il sogno del viaggio in camper, credo che sia una di quelle cose che ti piace da sempre o non ti piace proprio, io è da quando son bambina che ci penso e finalmente quest’anno… grazie ai suoceri, siam partiti! io e la mia mezza mela ovviamente!
La meta del viaggio come potete ben vedere dal titolo del post è stato il Trentino, vabbè abbiamo sforato in altre regioni (e stati) per qualche giorno ma abbiamo toccato quasi ogni valle partendo dalla Val di Non. Spero con questo post di riuscire anche a dare agli amanti del camper dei suggerimenti sui vari punti sosta che abbiamo trovato in giro. Molto utile c’è stata per questo l’app Camper Stop, nonostante avessimo anche la guida cartacea per le aree sosta, le meglio informazioni le abbiamo trovate su infernet anche se ovviamente quando si parla di prezzi o parcheggi gratuiti le situazioni cambiano di anno in anno e quindi non sono molto affidabili, come del resto non lo saranno più nemmeno le indicazioni che vi darò io! ;-p
Detto questo penso sia sempre utile recensire questo tipo di cose, la condivisione in alcuni casi è vitale! ;-D
Ma partiamo con il viaggio…
Per l’occasione la foodblogger che c’è in me aveva preparato svariati sughetti pronti per condire la pasta con l’intenzione di preparare pranzi e cene alla svelta, era o non era vacanza pure per me?! Così il Campero (dovevo dargli un nome al camper!) era bello pieno di cose da mangiare compreso qualche muffin per la colazione che diciamocelo non sono durati neppure il tempo del viaggio! Dunque abbiamo trasferito le cose essenziali di tutti i giorni nella nostra casamobile e via!
Si parte alla volta del Trentino, prima meta; Riva del Garda.
E qui è stata una mezza tragedia, nel senso che siamo arrivati che era già buio, piovigginava e il navigatore sbarellava, abbiamo trovato l’area sosta camper dopo un bel pò ma aimè era tutta piena. Gira che ti rigira non si sapeva più dove andare, divieti di qua e di la, abbiamo adocchiato un camper che sostava nel piazzale del Lidl, neppure a dirlo ci siamo fermati li. Se non scendi lo scalino e non apri le finestre sei solo parcheggiato, non abbiamo dato fastidio a nessuno, la mattina colazione presto e via verso Trento.
La meta di oggi era il Muse, il Museo delle Scienze. Qui non è stato difficile trovare dove sostare, c’è un grande parcheggio a circa dieci minuti a piedi dal museo, con sosta consentita per 48 ore. Come gli altri anche noi abbiamo preso un foglio e scritto sopra la data e l’ora di arrivo e lo abbiamo messo sul parabrezza. Facile!
Il Muse è bellissimo! ma che lo dico a fare, già lo sapevo ancora prima di entrare… abbiamo fatto un’ora e mezza di coda per i biglietti ma ne è valsa la pena. E’ immenso, 7 piani tutti da esplorare, gli animali tassedermizzati sono impressionanti tanto quanto le riproduzioni. E poi c’è il piano terra il Science Center sarei stata li tutto il giorno a provare tutto! Ma ci dovrò tornare perchè non sono riuscita a provare il letto di chiodi, c’era troppa fila! Ah e portateci i bambini, perchè gli piacerà un sacco!
Prossima tappa: Coredo, perchè in tutto questo devo anche partecipare ad #Albeinmalga, esperienza della quale ho già parlato nel post precedente, se siete curiosi fate un salto all’indietro ;-).
Li il primo giorno abbiamo sostato presso il parcheggio gratuito ai Laghi di Coredo e Tavon, c’è un primo cartello ingannevole con il divieto di campeggio ma più avanti c’è il parcheggio con punto sosta apposito per i camper. Un posto silenzioso, con tanto di parco con percorso salute, dove l’unico rumore che ti accompagna è lo scorrere dell’acqua della Segheria Veneziana.
Coredo è un piccolo paese ma molto carino, consiglio la passeggiata lungo il Viale dei sogni, nel quale si può trovare anche questo parco carinissimo che vedete nelle foto sotto… sono tornata bambina sulla casetta nell’albero…
Siamo restati in zona anche le due notti successive, alloggiando però presso l’area sosta camper Smarano a pochi km dai laghi, un posto molto tranquillo i cui proprietari per altro molto cordiali, potrete trovare presso l’Ostaria del Filò subito accanto.
La sera dopo la giornata in malga siamo andati a vedere il Lago di Tovel, le cui acque un tempo si tingevano di rosso…
E’ un luogo molto suggestivo nei pressi del quale si trova anche lo Chalet Tovel, un posto molto elegante dove poter gustare un pranzo o una cena… per me vegetariana! La pasta con i finferli e i mirtilli è qualcosa di particolare, come del resto l’antipasto, il dolce e il liquore di Volpino.
Il giorno seguente partenza presto, si svalica, Innsbruk arriviamo!
Tempo qualche ora e ci siamo, arriviamo in una Innsbruk domenicale, soleggiata, dopo giorni di pioggia ci voleva! Parcheggiamo presso il parcheggio dell’ Olympiaworld Innsbruck a pochi km a piedi dal centro, e molto conveniente come prezzi. Questo è quello che vedo appena uscita dal parcheggio, wow! adoro i graffiti se fatti bene e li hanno pure uno spazio apposito dove i ragazzi possono creare…
La città è deserta, mi fa strano vedere un posto così con quasi tutti i negozi chiusi la domenica, oramai qui in Italia siamo aperti anche di notte! Solo nelle vie centrali possiamo trovare negozi di souvenir e ristoranti aperti, una capatina al negozio Swarovski, così tanto per farci una risata sui prezzi delle sculture etc etc… Da buona foodblogger quando vado da qualche parte la cosa che prediligo è ovviamente fare un giro nei negozi o nei market di cibo ovviamente, così non mi sono fatta scappare dei buoni Bretzel e altre cosucce rigorosamente bio da mangiare. Comunque a parte il poco movimento di quel giorno è proprio una bella cittadina.
Nel pomeriggio si riparte, prossima meta il Lago di Misurina perchè le Tre Cime ci aspettano…
Mentre siamo in viaggio facciamo il punto della situazione parcheggio per la notte e constatiamo che ce n’è uno nei dintorni di Misurina. Un parcheggio a pagamento con sosta 24h a 14 euro, ci posizioniamo li, proprio presso la strada a pedaggio che porta alle Cime di Lavaredo. Con il camper il prezzo è piuttosto elevato, se si è in 4 o 5 in auto si risparmia, altrimenti fate come abbiamo fatto noi, siamo saliti fino al Rifugio Auronzo in autobus, 4 euro a testa all’andata e 4 al ritorno, insomma non te la regalano la visita a queste cime ma ne vale la spesa. Per altro la salita in autobus è pure divertente, ad ogni curva pare che finisici fuoristrada! Montagne russe! ;-D
Appena scesi iniziamo la nostra camminata, nemmeno a dirlo c’è una nebbia che si taglia con il coltello ma noi andiamo…
Cammina cammina qualcosa inizia timidamente a comparire tra la nebbia, le Tre Cime di Lavaredo sono maestose. Ci godiamo il paesaggio e scattiamo qualche foto veloce, tra una folata di nebbia e l’altra, non si può perdere l’attimo perchè si rischia di non vedere più niente da un momento all’altro. Certo il tempo non è stato dei migliori ma almeno ci vediamo un paesaggio diverso dal solito a cui siamo abituati nelle foto o nelle pubblicità cioccolatose! ;-p
Proseguiamo verso il rifugio… oramai manca poco.
Arrivati al Rifugio Locatelli…
…dove ci concediamo il pranzo e una fettazza (è proprio il caso di dirlo così!) di torta; pan di spagna con crema e frutti di bosco, una goduria.
Discesa e nuova partenza… prossima tappa: Il Ghiacciaio della Marmolada.
Un parcheggio così bello non l’avevamo ancora trovato; ai piedi del ghiacciaio con di fronte il lago di Fedaia, uno spettacolo! In pratica non è consentito sostare ma in estate quando le piste da sci sono chiuse e non c’è molto movimento, nessuno ti manda via se sei tranquillo nel tuo camper. Per trovarlo salite verso il Rifugio Cima 11, poco sopra c’è lo spiazzo dove ci siamo posizionati.
La mattina seguente colazione vista lago, la foto non rende la bellezza e il relax di quel posto.
Giretto, qualche foto e poi decidiamo di salire anche se come al solito la nuvola di Fantozzi ci insegue… La mia prima volta su di un ghiacciaio e mi dicono dalla regia che se continuiamo così di ghiacciai se ne vedranno sempre meno… L’aria che cambia man a mano che saliamo… tagliamo la nebbia, siamo su questa funivia?! in piedi con il vuoto sotto. Si scende al Rifugio Pian dei Fiacconi, ci guardiamo intorno, tentiamo di salire al rifugio poco sopra ma il vento che c’è ti porta letteralmente via, tanto che vedo quelli davanti a me che rotolano in terra e si reggono sulle rocce -_- non sapete lo spavento!
Decidiamo di pranzare li, la polenta con il formaggio fuso mi aspettava!
Si riparte, lasciamo il ghiacciaio e proseguiamo con il Campero lungo la strada, direzione Predazzo… i ricordi degli anni precedenti passati in vacanza in Trentino con gli amici mi tornano alla mente “qui ci sono stata” “li c’era la nostra casa” e soprattutto li c’era e c’è la Sagra della torta della Val di fassa, che fai non ti fermi??? Giusto il tempo di un tweet ricordo agli amici ed io e Nicho ci fiondiamo dentro, ci limitiamo a tre fette di torta in due… che buone!!!
Per la notte decidiamo di fermarci a Predazzo, per concederci poi la mattina un giro in paese. Ci siamo fermati nel parcheggio della funivia Latemar, 7.00 euro 24H, vicino alla strada ma di notte non c’è tutto questo movimento dunque si è dormito bene. Disse quella che sente tutto e usa i tappi alle orecchie!
A Predazzo sono rimasta incantata davanti al negozio dell’antiquariato, dove c’erano questi meravigliosi stampi di legno per il burro dei quali non ho osato chiedere il prezzo, li avrei voluti tutti… chissà che non inizi a prepararmi pure il burro da sola! Nel frattempo però mi è venuta la voglia di lavorare il legno…
Continuiamo il nostro viaggio verso Passo Rolle, attraversando il bellissimo Parco Naturale Paneveggio e ci fermiamo al grande recinto dei cervi con la solita speranza di fotografarne qualcuno… io mi limito a ricordare le due belle foto che avevo fatto due anni fa. Arrivati a Passo Rolle ci fermiamo, pranziamo e ci sdraiamo nell’erba, circondati da mirtilli *_* non dico niente!
Aimè la vacanza sta per finire! Salutiamo le nostre adorate montagne.
Come ultima sosta per la notte ci fermiamo a Feltre in provincia di Belluno dove c’è un area sosta camper gratuita nel centro del paese. In un punto informazioni li vicino siamo stati attirati da una bottiglia gigante con un cartello con su scritto qualcosa tipo: “perchè i camperisti spendono, mettete qui i vostri scontrini”. Ecco, perchè mai uno che usa il camper non dovrebbe portare soldi in una qualsiasi località? La benzina la fai, al ristorante comunque qualche volta ci vai, al supermercato di sicuro, etc etc… insomma! Il paese è piccolo ma molto carino anche architettonicamente parlando ;-).
E niente tutto qui, ora siamo a casa già da un pò ma la mancanza del Trentino si fa sempre sentire.
Un post un pò lunghino, spero di non avervi annoiato! Alla prossima con qualche ricettina!