Il Lago di Baselga di Piné - © 2015 Giovy
Per anni, Baselga di Piné è stato il luogo che identificavo come Trentino. Per me quella regione iniziava e finiva lì, le vacanze in Trentino avevano i colori di quel lago, di quei monti di quei boschi. Poco più di due settimane fa ho rivisto l'Altopiano di Baselga di Piné, dopo non so quanto tempo e la mia reazione da viaggiatrice adulta è stata subito da pieno "wow effect". E' proprio vero che le cose semplici, spesso, sono quelle che più strabigliano il cuore e la nostra voglia di scoprire il mondo.Chi, come me, è nato e cresciuto a Valdagno (in provincia di Vicenza) non può non conoscere Baselga di Piné. Da quelle parti c'è un campeggio parrocchiale, nato nel 1956, che ha visto passare quasi tutti i Valdagnesi... di ogni età, famiglia e estrazione sociale.
I miei fratelli, di dieci e undici anni più grandi di me, ci andavano sempre ed io non aspettavo che il "week-end delle famiglie" per partire con i miei e affrontare qualche giorno di vita nel campeggio più inclinato di tutto il Trentino. Definizione di mio fratello Davide (quello dell'Antartide) che ha visto il suo posteriore finire per terra più di una volta durante qualche temporale estivo.
Baselga per me era questo.
Un ricordo bellissimo di una tenda gialla e dell'acqua super ghiacciata per lavarsi la faccia la mattina.
A fine Maggio io e Gian siamo passati di lì per andare nella vicina (e misteriosa) Valle dei Mocheni.
Quello che ho capito, osservando il lago di Baselga prima di scattare la foto che vedete qui sopra, è che Baselga è davvero un posto dove vorrei passare qualche giorno.
Ho spesso passato dei periodi in montagna, quasi sempre in Val d'Ultimo (Alto Adige) o nelle mie zone natali. Ora come ora, se potessi passare qualche settimana via da qui, me ne andrei proprio a Balsega perché ha saputo regalarmi, in una sola giornata, una sensazione di tranquillità che non sentivo da tempo nel cuore.
Sicuramente era dovuta ad un insieme di fattori: i ricordi di bimba sono sempre una gran cosa per far stare bene qualcuno e, ad essi, ho unito una giornata in cui i toni della natura mi hanno regalato tanta bellezza.
Cosa si può fare dalle parti di Baselga di Piné?
Tante cose. Va detto in primis che stiamo parlando di un altopiano che si trova a circa 1000 metri d'altitudine. Il clima estivo è quindi perfetto per chi, come me, non sopporta il caldo della pianura.
Piné si trova in posizione strategica per poter scoprire parecchie porzioni del territorio del Trentino: sto parlando della vicina Valsugana e del Lagorai. Aggiungo poi, come ho già accennato, la Val dei Mocheni e la meravigliosa Val di Cembra è davvero a mezz'ora di auto da Baselga.
Come ciliegina sulla torta, proprio sul versante sinistro della Val di Cembra si trovano le Piramidi di Segonzano, delle formazioni rocciose davvero particolari.
Le proposte di vacanza nell'Altopiano di Piné sono adatte a tutte le età e i desideri personali per un periodo che possa essere attivo o di riposo.
Baselga di Piné è uno di quei luoghi in cui la mondanità trovava posto negli anni passati.
Mi hanno detto che tra gli anni '60 e gli '80, Baselga e il suo lago erano the place to be, un luogo che richiamava orchestre e cantanti di ogni dove.
Ora è tutto più tranquillo e, bisogna dirlo, molto votato alla natura e alla sua bellezza.
Ho apprezzato particorlarmente questa caratteristica perché, ora come ora, io sono in uno si quei momenti in ho bisogno di luoghi in cui io possa andare e fermarmi allo stesso tempo.
Mentre i piedi e le gambe marciano, la mente e il cuore si lasciano andare a tutto il bello che c'è, per potersi ricaricare e vivere di un'energia nuova.
Baselga di Piné vista da Bedollo - © 2015 Giovy
A Baselga di Piné c'è questa energia e l'ho ritrovata, in primis, nella semplicità di un luogo che ha voglia di farsi conoscere grazie al gusto dei suoi piccoli frutti, grazie al colore dei suoi boschi e a quel grigio-granitico delle montagne che non smetteranno mai di essere sfida, protezione e maestosità da ammirare.