Siamo agli inizi del 1900 e il giovane Ferrari, dopo aver trascorso gli anni della formazione agraria in Francia, tornò in Italia con una scommessa nel cuore: fare del Trentino Alto Adige il capoluogo della spumantistica italiana.
Oggi diciamo pure che ci è riuscito!
Applicò tutte le nozioni apprese dai ‘cugini francesi’ mettendo in pratica la metodologia classica della rifermentazione in bottiglia. Secondo questa procedura, al vino base, ottenuto principalmente con uve Chardonnay, vengono aggiunti zuccheri e lieviti selezionati. Il vino, così imbottigliato, inizia una seconda fermentazione, a cui segue il riposo sui lieviti, che dura almeno 15 mesi, l’eliminazione dei residui, la dosatura e la tappatura finale.
Il risultato è un liquido frizzante, dal colore giallo paglierino e dal fitto perlage. Contraddistinto da un profumo delicato ed elegante, fruttato e fragrante con un accennato sentore di lievito e pane appena sfornato. Il gusto è fresco, pieno, rotondo nella struttura. Bilanciato dalle note dolci e acidule, che gli permettono di accompagnare tutto il pasto. Davvero Ottimo!