Un centro accoglienza maternità
Ieri ho pubblicato un articolo dal titolo: Sedicenne rimane incinta e non vuole abortire: i genitori chiedono al Tribunale di "costringerla".La vicenda ha avuto degli sviluppi: secondo quanto riportato dal quotidiano "La Repubblica", la giovane ragazza incinta ha deciso di abortire.
Forse a convincere la ragazza sarà stato il colloquio avuto con il magistrato del Tribunale al quale i genitori si erano rivolti per "costringere" la figlia ad abortire.
E' stato il padre a dare la notizia al legale che assisteva lui e la moglie nella causa. Ha precisato che la scelta della figlia è stata libera e volontaria.
E così si è conclusa una vicenda che è salita agli onori della cronaca per la sua particolarità e ha riportato alla ribalta la delicata questione dell'aborto.
Anche la Chiesa è intervenuta nella vicenda, mostrandosi comprensiva : Radio Diocesi ieri ha dato la notizia e Marco Zeni, direttore del settimanale "Vita", ha commentato dicendo che "È un caso amaro. Una maternità che parte da uno stato di sofferenza così grande, non parte bene. La Chiesa non può certo dichiararsi a favore dell'aborto, ma capiamo la enorme difficoltà della famiglia e crediamo che in questa storia vadano sorretti tutti, la ragazza e i suoi genitori".
E' il mancato "papà"? Sembra che alla fine abbia dovuto subire la decisione della fidanzatina e abbia accettato una somma di denaro per "sparire".
Roma, 10 dicembre 2011 Avv. Daniela Conte
RIPRODUZIONE RISERVATA